La ricerca ha fatto grandi passi avanti:
si studiano e speri- mentano soluzioni mirate al miglioramento
della qualità della vita di chi, come le persone disabili
e gli anziani, trova nell’ambiente molti ostacoli da superare,
barriere difficili da abbattere. Studiosi e ricercatori
in tutta Europa si occupano di individuare strumenti,
metodi, soluzioni tecnologiche che aiutino a superare
le barriere e a non costruirne più. In questa sezione
alcune esperienze molto interessanti su questo fronte,
che vedono la collaborazione stretta tra istituzioni e
mondo della ricerca per trovare insieme gli ausili, i
supporti, le tecnologie più idonee a dare sicurezza e
autonomia.Alcuni progetti sono già realizzati e rappresentano
testimonianze concrete di ciò che oggi è possibile ottenere,
delle opportunità che oggi abbiamo conquistato, altri
sono idee su cui si sta lavorando con fiducia e ottimismo.
Preziose risorse per il progresso umano, tecnologico,
culturale della nostra comunità.
Progettare
senza barriere
Progettare fin dall'inizio per una totale assenza di barriere,
sia fisiche che culturali.
Questo l’obiettivo che l’Istituto Europeo per il Design
e la Disabilità si pone. Perché “in un mondo dove tutto
è progettato e ben poco rimane dove l'uomo non ha messo
la sua mano 'migliorativa', ci vuole una forte dose di
illogicità e non poca semplice stupidità umana se quel
mondo perseguita a creare seri problemi a tante persone
che dovrebbero abitarlo”.
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Il progetto europeo
SILC
Il progressivo allungamento della vita media dell’uomo
rappresenta uno dei grandi traguardi raggiunti negli ultimi
decenni; all’aumento delle persone bisognose di assistenza
occorre quindi dare risposte nuove, capaci di contribuire
al miglioramento della qualità della vita. Il progetto
europeo SILC punta allo sviluppo di un innovativo sistema
di allarme con l’obiettivo di migliorare la sicurezza
e l’autonomia delle persone anziane o disabili. Un apparato
da polso, collegato via radio ad una base ricevente, è
in grado di tenere sotto controllo alcuni parametri vitali
dell’utente e in caso di problemi di salute, può inviare
automaticamente un allarme al centro servizi. Durante
l’allarme è possibile comunicare direttamente con l’utente
attraverso il bracciale che è munito di microfono e altoparlante.
La Regione Veneto è tra i partners del progetto, parzialmente
finanziato dalla Comunità Europea. di Roberto
Rosso Direzione tecnica, Tesan S.p.A. (Vicenza) -
di Lorenzo RampazzoDirezione
dei Servizi Sociali, Regione Veneto
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Design
for All Obiettivo del Design for All
è progettare ambienti, attrezzature e servizi fruibili
- in condizione di autonomia - da parte di persone con
esigenze e abilità diversificate. In questo modo spazi
di vita e oggetti diventano più comodi per molti e finalmente
fruibili per altri, pienamente accessibili a persone con
minori abilità e al tempo stesso più agevoli da utilizzare
da parte dei più abili. Alla base di tale prospettiva
vi è un modo totalmente nuovo di concepire il rapporto
con il “diverso”: il soddisfacimento delle esigenze speciali
non è un ostacolo, bensì uno stimolo a migliorare la qualità
della vita di tutti, a partire dalla consapevolezza che
non esistono utenti standard, ma tante persone con abilità,
situazioni di vita, capacità differenti. di Avril Accolla Istituto Europeo per il Design
e la Disabilità (EIDD)
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Metti
il nonno nella rete Nei Paesi del Nord Europa
e negli Stati Uniti, è normale che una persona anziana
navighi in internet, comunichi per posta elettronica,
faccia acquisti dalla rete. In Italia invece tutto ciò
fa ancora notizia e suscita curiosità. Un tema che oggi
si sta affrontando anche a livello istituzionale perché
va a toccare una questione basilare per ogni comunità:
il diritto alla informazione e alla conoscenza come beni
essenziali per esercitare il proprio diritto di cittadinanza.
Una grande parte della nostra società, quella ad esempio
costituita da anziani e disabili, rischia infatti di rimanere
esclusa dalle opportunità offerte dalle nuove tecnologie.
Un rischio che va scongiurato attraverso un radicale cambiamento
culturale, e attraverso iniziative come quella realizzata
a Bari: i giovani insegnano agli anziani come usare il
computer. Una esperienza di alfabetizzazione informatica
che ha riscosso un enorme successo. di Giusy Colmo Ufficio stampa AUSER Nazionale
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Progetto
NJORD: per un sistema di valutazione orientato all’utente Il concetto “qualità di vita”
è oggi al centro dell’interesse di professionisti di diverse
discipline. Ma è possibile valutare il livello della qualità
di vita di un gruppo di persone o di una singola persona?
Esistono indicatori validi per misurarla? Il Progetto
europeo Njord si occupa di definire metodi per valutare
l’impatto delle nuove tecnologie domotiche su anziani
e disabili. L’obiettivo è la diffusione e l’utilizzo dei
metodi di valutazione al fine di rendere i sistemi domotici
più ef ficienti, usabili e accettati dagli utilizzatori
finali. Pensati e costruiti a loro misura. di Teresa Gallelli - di Valerio
Nannini
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