I Servizi Sociali della
Regione del Veneto, all’avanguardia in Europa nell’assistenza
delle persone anziane e disabili, hanno ritenuto opportuno
partecipare al progetto Europeo di ricerca e sviluppo
SILC (“Supporting Independently Living Citizens”) rivolto
a migliorare la sicurezza e l’autonomia delle persone
anziane o disabili che vivono da sole con un proprio
originale contributo, mettendo a disposizione la propria
esperienza. In questo progetto i Servizi Sociali si
avvalgono della collaborazione di Tesan S.p.A. che gestisce
attualmente i servizi di Telesoccorso e Telecontrollo
per conto della Regione del Veneto. Il progetto SILC
punta allo sviluppo di un sistema d’allarme innovativo,
basato su un bracciale/orologio che consente di inviare
allarmi verso un centro servizi ed è equipaggiato con
sensori “biometrici” che consentono l’invio automatico
di un allarme, attraverso un collegamento telefonico,
in caso di caduta o qualora venga riscontrata una situazione
critica per la salute dell’utente. Per accrescere i
benefici forniti, oltre alle funzioni di allarme manuale
ed automatico, è disponibile l’uso del bracciale/ orologio
come se fosse un telefono cordless e altre interessanti
funzionalità di controllo ambientale come l’apertura
della porta d’ingresso, l’accensione delle luci, il
telecomando a raggi infrarossi per la TV o per gli ausili
per disabili che consentono l’uso di un telecomando.
La popolazione che invecchia
Il
progressivo allungamento della vita media dell’uomo,
conseguito grazie al miglioramento dell’assistenza sanitaria
e della prevenzione delle malattie, è un elemento estremamente
positivo e rappresenta uno dei grandi traguardi raggiunti
negli ultimi decenni. Tuttavia, per la stessa ragione,
il numero di persone bisognose di assistenza è in aumento.
Il grafico che segue illustra l’incremento della popolazione
anziana nei paesi Europei. Il sistema sociale e sanitario
europeo sta subendo una serie di cambiamenti caratterizzati
dal fatto che i servizi di assistenza, originariamente
centrati attorno alle istituzioni (Case di Riposo, Ospedali,
ecc..) sono stati progressivamente spostati verso l’individuo.
Questa evoluzione è in linea con il desiderio della
maggior parte degli anziani di continuare a risiedere
nella propria casa finché possibile. Dal momento che
già molti anziani vivono da soli, vanno sviluppati metodi
e strumenti per garantire loro sicurezza fisica ed assistenza
nelle attività quotidiane. In linea di principio queste
esigenze di sicurezza e assistenza possono essere soddisfatte
seguendo due approcci: l’assistenza personale, come
ad esempio i pasti consegnati a domicilio o le cure
infermieristiche a domicilio; l’uso di tecnologie di
assistenza come ad esempio il controllo ambientale,
migliori comunicazioni a distanza o la telemedicina.
La combinazione ben progettata di entrambi gli approcci
(assistenza personale e tecnologica) fornisce la soluzione
migliore, rispetto al caso dell’assistenza presso istituti,
perché migliora la qualità della vita e i benefici economici
e sociali.
Le tecnologie in uso
I tradizionali dispositivi di allarme telefonico per
anziani si basano su un pulsante solitamente posizionato
su un trasmettitore portatile da appendere al collo
o da indossare al polso, di dimensioni ridotte, che
attraverso un apparato ricevente collegato al telefono
si connette automaticamente ad una centrale di assistenza,
invia un codice di identificazione e attiva una comunicazione
in viva-voce. La persona che richiede l’aiuto ha quindi
la possibilità di parlare direttamente con la centrale
di assistenza. Dispositivi più sofisticati offrono alcuni
tipi di funzione uomomorto, inviando automaticamente
l’allarme se il pulsante non è premuto ad intervalli
regolari. Gli operatori delle centrali di assistenza,
tuttavia, lamentano il fatto che le persone anziane
sono spesso riluttanti a premere il pulsante d’allarme
al primo segnale di una situazione anormale. Di conseguenza
può accadere ad esempio che un collasso avvenga prima
che il pulsante sia premuto, cosicché l’azione di soccorso
viene attivata in ritardo o non viene attivata per nulla.
In quest’ambito vale la pena di sottolineare che, entro
certi limiti, i falsi allarmi non costituiscono un problema,
ma al contrario permettono di aumentare, a vantaggio
della sicurezza, il numero dei contatti tra il centro
e l’utente. Un’ulteriore causa di insuccesso del servizio
è legata al fatto che l’anziano non è sufficientemente
motivato ad indossare giorno e notte il trasmettitore.
Se ne deduce l’opportunità di integrare nel dispositivo
funzioni aggiuntive di utilità pratica che lo rendano
indispensabile per la vita di ogni giorno, anche nei
casi in cui la persona si senta forte e in salute.
Gli obiettivi del progetto
Lo
scopo del progetto è la creazione di un sistema d’allarme
innovativo che superi gli inconvenienti degli apparati
di allarme personale disponibili attualmente. Lo schema
di funzionamento del sistema è rappresentato nella figura
1. Il bracciale/orologio SILC è concepito per fornire
aiuto ad anziani e disabili includendo le persone che
hanno perdita di memoria a breve termine, problemi di
vista o di udito. Esso consiste in un apparato da polso
collegato via radio ad una base ricevente che può entrare
in collegamento attraverso la linea telefonica con un
centro servizi. L’apparato è in grado di tenere sotto
controllo alcuni parametri vitali dell’utente e in caso
di problemi di salute, può inviare automaticamente un
allarme al centro servizi. E’ anche possibile attivare
manualmente l’allarme premendo un apposito tasto. Un
elemento molto importante del SILC è la possibilità,
durante l’allarme, di comunicare direttamente con l’utente
attraverso il bracciale che è munito di microfono e
altoparlante. Nella figura 2, l’immagine in basso rappresenta
lo schema concettuale del bracciale/orologio SILC, mentre
l’immagine in alto è tratta dalla foto di uno dei primi
prototipi disponibili.
I sensori biometrici
Il dispositivo d’allarme SILC è l’equipaggiamento
con un sistema di sensori biometrici. I sensori interni
al dispositivo monitorano: la frequenza cardiaca e le
sue variazioni la temperatura corporea la posizione
spaziale e l’accelerazione del dispositivo (e quindi
quelle del braccio dell’utente). E’ inoltre possibile
collegare sensori esterni per: l’elettrocardiogramma
(ECG) la misura del livello di glucosio nel sangue secondo
un nuovo metodo non-invasivo. L’elemento innovativo
del SILC consiste nel fatto che dispone di uno specifico
software (denominato “Triage”) in grado di riconoscere
condizioni fisiche anomale dell’utente, attraverso una
analisi dei valori acquisiti da ogni singolo sensore
o combinando le diverse informazioni rilevate; consente
l’invio di un allarme automatico in specifiche situazioni
di rischio, come ad esempio la caduta dell’utente, tachicardia,
aritmie, ipotermia, ecc... L’elaborazione dei dati rilevati
dai sensori e la loro combinazione per individuare le
condizioni fisiche dell’utente permette anche di ridurre
il numero dei falsi allarmi, frequenti negli apparati
attualmente in commercio che non dispongono di sofisticate
tecniche di analisi dei dati.
Funzionalità aggiuntive
Per rendere il dispositivo di allarme SILC indispensabile
all’utente per la sua vita di ogni giorno, esso è corredato
di una gamma di funzionalità aggiuntive che forniscono
all’utente altre valide motivazioni per indossare il
bracciale.Tali funzionalità sono: Telefono senza fili
(cordless) incorporato Orologio e sveglia visualizzati
sul display Un sistema PDA (Personal Digital Assistant)
pensato per ricordare all’utente le azioni previste
in momenti prestabiliti Un comando a distanza ad infrarossi
per varie applicazioni domestiche (apertura della porta,
illuminazione,TV, videoregistratore, ausili per disabili,
ecc…).
Estensioni del sistema
L’architettura modulare del sistema SILC offre la possibilità
di ampliare le funzionalità del dispositivo con altri
sensori che progressivamente diventeranno disponibili.
Usando un collegamento senza fili a radio frequenza,
si possono aggiungere al SILC sensori esterni.
Il Consorzio per il progetto
Il progetto, parzialmente finanziato dalla Comunità
Europea, è stato presentato da un Consorzio Interregionale
Europeo misto pubblico e privato che coinvolge università,
enti pubblici, industrie private e società fornitrici
di servizi in Austria, Gran Bretagna, Spagna e Italia.
Tra i partner, provenienti dai 4 paesi europei sopra
menzionati, gli enti pubblici locali sono la Regione
del Veneto, capofila in rappresentanza degli utenti,
un ente assistenziale che opera nella Regione della
Catalogna, il Comune di Vienna, Knowsley Metropolitan
Borough Council e il Comune di Callús, mentre gli altri
enti partecipanti sono 2 istituti di ricerca universitaria
(Istituto di elettronica industriale e scienza dei materiali,
Tecnologie per la riabilitazione dell’università di
Vienna e Istituto di diagnostica non Invasiva di Weiz)
e 4 partner privati (Tecwings, Johanniter, Cloudworld,
Cardionetics) distribuiti in Austria e Gran Bretagna.
Sia gli enti pubblici che le società private hanno competenza
sul territorio in materia di servizi sociali, salute
ed emergenza. Gli enti pubblici, in particolare, forniscono
funzioni di ricerca con gli istituti universitari come
pure i siti per il test degli apparati. Dal lato privato,
l’apporto dei partner del progetto si basa soprattutto
sulla loro esperienza tecnica sia per sviluppare le
applicazioni del nuovo sistema e la piattaforma di progetto,
sia per consentire la conversione di questa ricerca
e sviluppo in prodotti che possano essere provati, industrializzati
e commercializzati. Nell’insieme, i differenti partecipanti
al Consorzio sono complementari l’un l’altro, e forniscono
differenti esperienze e competenze al progetto: ricerca,
sviluppo, standardizzazione, test, industrializzazione
e commercializzazione.
Le attività del progetto SILC
L’articolazione
del Progetto SILC è triennale e segue tre fasi principali:
la prima fase relativa all’analisi delle specifiche
tecniche del sistema e il conseguente adeguamento alle
esigenze degli utenti in cui sono state definite le
specifiche generali del sistema [gennaio 2001- settembre
2001]; la seconda fase ha riguardato lo sviluppo e definizione
delle componenti del sistema (hardware e software).
La prima parte di questa fase per lo sviluppo dei singoli
moduli che sono stati oggetto di test in riferimento
alle specifiche. La seconda parte è stata dedicata all’integrazione
dei moduli per dare forma ad una prima versione di prototipo
(PT1) che verrà provato dagli utenti [da ottobre 2001
ad aprile 2003]; la terza fase, quella attualmente in
corso, coincide con i test del PT1, di ridefinizione
delle specifiche e di miglioramento apportando le modifiche
necessarie in un nuovo prototipo (PT2). Segue quindi
una seconda fase di test da parte dei partner a ciò
preposti, da attuarsi con i PT2 su un campione esteso
di utenti (200-300) per completare la validazione del
progetto creando le premesse per la produzione e commercializzazione
di un prodotto [da aprile 2003 ad aprile 2004]. Parallelamente
a queste tre fasi, costante tra i partner del progetto
è il coordinamento, il resoconto dettagliato e la diffusione
delle attività e dei risultati, attività stabilite in
accordo al fine di attenersi alla tempistica e agli
obiettivi del progetto. Sempre in parallelo all’evoluzione
del progetto, è stato definito il coinvolgimento costante
degli utenti, con un gruppo di riferimento (“User Panel”)
che include oltre 100 persone tra utenti finali ed esperti,
che valutano ed approvano il progetto nelle varie fasi,
attività di cui sono responsabili i Servizi Sociali
della Regione del Veneto. Tale coinvolgimento si è manifestato
nell’analisi e nella definizione delle richieste e delle
esigenze degli utenti, le quali hanno influenzato le
specifiche e le caratteristiche tecniche del sistema.
In questa fase del progetto, dopo una fase di test tecnici,
è compito dei partner che rappresentano gli utenti eseguire
il test dei prototipi e verificare l’effettiva implementazione
negli stessi di quanto previsto negli obiettivi del
progetto.
Informazioni sul progetto SILC
Regione Veneto,
Direzione Servizi Sociali
Rio Novo – Dorsoduro 3493
I-30100 Venezia
Contatto: lorenzo.rampazzo@mail.regione.veneto.it
TESAN S.p.a.
Viale Mazzini, 77D
I-36100 Vicenza
Contatto: rosso@tesan.it
Fortec Institute
of Industrial Electronics and Material Science, Fortec
– Research Group for Rehabilitation Technology
Favoritenstraße 11/366-1B
A-1040 Wien
Contatto: silc-fortec@fortec.tuwien.ac.at
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