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Premio Sapio 2005



 
L'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB) è un organismo non governativo riconosciuto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
La Sezione italiana è stata fondata nel 1977 per iniziativa dell'Unione Italiana Ciechi e della Società Oftalmologica Italiana. E' attiva da anni con numerose iniziative volte alla creazione di una cultura di prevenzione delle malattie della vista attraverso la sensibilizzazione dell'opinione pubblica.

La Sezione Italiana della Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB Italia) è stata fondata nel 1977 per iniziativa dell'Unione Italiana Ciechi e della Società Oftalmologica Italiana alle quali si è successivamente affiancata, nel 1989, l'Associazione Professionale Italiana Medici Oculisti (APIMO). Legittimata e riconosciuta dallo Stato con la legge n. 284 del 28 agosto 1997, rappresenta in Italia l'ente privato deputato per legge a promuovere la prevenzione della cecità, delle malattie oculari nonché la riabilitazione visiva degli ipovedenti. La sua esistenza trova legittimazione nel fatto che, da un lato la minorazione della vista è in allarmante aumento in tutto il mondo e dall'altro, la cultura della prevenzione in ambito visivo è quasi del tutto assente. La Sezione Italiana dell'Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, attualmente presieduta dall'avvocato Giuseppe Castronovo, per il coordinamento delle attività di carattere nazionale ed internazionale è organizzata in una struttura centrale composta dalla Direzione Nazionale, dal Comitato Scientifico Nazionale e dal Collegio dei Sindaci Revisori, mentre localmente è dotata di proprie articolazioni territoriali composte da Consigli Regionali e Provinciali. Le attività attraverso le quali l'Agenzia attua le proprie finalità istituzionali di prevenzione e di riabilitazione dell'ipovedente, interessano diversi segmenti del ramo della prevenzione.

Programmi di educazione sanitaria
Insegnare alle giovani generazioni l'assunzione di corretti atteggiamenti sanitari per evitare l'insorgenza di disturbi della vista rappresenta uno dei campi di azione più importanti della IAPB Italia.
L'istituzione del programma di prevenzione "Vediamoci chiaro" rivolto agli studenti delle scuole materne, elementari e medie, ha permesso di trasferire importanti nozioni di base per prevenire l'insorgenza di disturbi visivi.
La campagna "Vediamoci chiaro", nata come progetto pilota, nel corso degli anni, è divenuta un vero e proprio strumento didattico per le scuole finalizzato all'insegnamento della prevenzione visiva.
Ad una prima formulazione in cui si privilegiava il momento comunicativo dell'informazione è seguita una successiva che prevede anche la raccolta di dati statistici.
Infatti, alla prima edizione realizzata in 200 scuole sparse sul territorio italiano, è seguita una edizione specifica per regione, che ha finora interessato Lazio, Campania e Calabria. Nel lungo periodo si cercherà di svolgere l'iniziativa in tutte le regioni d'Italia.

Campagne di prevenzione secondaria condotte con unità mobili oftalmiche.
Particolare attenzione è stata rivolta verso tutti quei soggetti che, per motivi di carattere culturale, economico o disinformazione sanitaria non si sono mai sottoposti a una visita oculistica di controllo.
Su tale presupposto nacque in passato la volontà di dotarsi di una prima Unità Mobile Oftalmica.
Attualmente la IAPB Italia gestisce, congiuntamente all'Unione Italiana dei Ciechi, otto Unità Mobili Oftalmiche utilizzate per tutto l'anno dagli organismi periferici per svolgere campagne di prevenzione, soprattutto nei centri particolarmente disagiati. Attraverso tali Unità Mobili Oftalmiche, vengono visitate annualmente circa 20.000 persone su tutto il territorio italiano, riscontrando in numerosi soggetti patologie silenti che nel tempo avrebbero procurato danni irreversibili.

Campagne di comunicazione sociale
Un ramo di attività di importanza strategica nel quale la IAPB Italia sta valorizzando le proprie risorse, riguarda la comunicazione.

Lo spot "Vediamoci Chiaro", realizzato attraverso la collaborazione dell'attore Bud Spencer, ha permesso di portare a conoscenza di una platea sempre più vasta il messaggio socio-sanitario della IAPB Italia, nonché dei servizi a disposizione del cittadino, affinché si possa disporre di informazioni adeguate rispetto ai rischi legati ad errati atteggiamenti sanitari.



Organizzazione di seminari e convegni
per diffondere la cultura della prevenzione e della riabilitazione visiva degli ipovedenti. Dal 10 al 12 marzo 2005 è stato organizzato il I International Symposium on low vision rehabilitation and visual ability che ha riunito in Italia i maggiori esperti internazionali in riabilitazione visiva.

Produzione di materiale divulgativo
Attraverso l'adozione di differenti formati comunicativi la IAPB Italia realizza fumetti per educare i ragazzi alla conoscenza conoscenza dell'organo visivo e alla prevenzione ("vediamoci chiaro"), opuscoli dedicati agli adulti, DVD, videocassette, poster, adesivi e depliant.

Sito web - www.iapb.it
Al fine di garantire un'informazione corretta nel ramo della prevenzione e della riabilitazione visiva, per quanto riguarda la rete Internet, la IAPB Italia ha completamente ristrutturato il proprio sito garantendo l'accessibilità anche agli ipovedenti, attraverso la possibilità di definire il contrasto dei colori visualizzati che meglio risponde alle esigenze dell'utente.
All'interno del sito oltre ad avere notizie aggiornate sull'attività della IAPB Italia e sui servizi a disposizione (informazioni scientifiche, prevenzione delle patologie visive maggiormente diffuse, mappa dei centri di riabilitazione visiva presenti in Italia), vi è un'area interattiva, "l'oculista risponde", in cui l'utente può rivolgersi direttamente ad un oculista per avere notizie di carattere oftalmologico.

Oftalmologia sociale Rivista di sanità pubblica
Da più di venti anni la IAPB Italia pubblica una propria rivista scientifica che cerca di dare spazio alla ricerca nel segmento della prevenzione, riabilitazione visiva e sugli aspetti epidemiologici dell'oftalmologia.
La Rivista è stampata in nero e in braille, ed è disponibile su audiocassetta e su CD-Rom.



Linea verde di consultazione oculistica

L'esigenza di informare correttamente i cittadini in ambito oftalmico ha portato all'istituzione del servizio di Linea verde (800 06 85 06) di consultazione oculistica, al momento attivo per 2 ore e 30 minuti al giorno (10.00 - 12.30), dal lunedì al venerdì.

L'utilità di tale servizio è testimoniata dalle migliaia di utenti che annualmente si rivolgono al numero verde per ottenere informazioni medico-scientifiche sulle patologie oculari, i servizi di riabilitazione visiva e la localizzazione delle strutture sanitarie pubbliche in cui vengono erogati tali servizi.

Interventi nei Paesi in via di sviluppo
La IAPB Italia oltre a sostenere direttamente il programma VISION 2020: the right to sight, per la lotta alla cecità curabile, è intervenuta direttamente con propri progetti per la fornitura di attrezzature chirurgiche e farmaci per la vista in Armenia e in Tanzania.
Inoltre, al fine di conferire la massima efficacia ai piani di azione per la lotta alla cecità evitabile nelle aree povere del mondo, la IAPB Italia ha instaurato stretti rapporti di collaborazione con l'Organizzazione mondiale della Sanità, il Pontificio Consiglio per la Pastorale Sanitaria e la CBM Italia onlus.

Attività internazionale
La IAPB Italia quale membro del Direttivo mondiale dell'AMD Alliance International, unione di organizzazioni internazionali il cui scopo è quello di promuovere il livello di consapevolezza della Degenerazione Maculare correlata all'età, è impegnata da diversi anni nella prevenzione di tale patologia fortemente invalidante e in continuo aumento.

Ricerca scientifica
Attraverso l'istituzione di premi per specializzandi in oftalmologia, diplomandi in ortottica e di assegni di ricerca per specialisti. Il leitmotiv che trasversalmente interessa le attività dell'Agenzia è riconducibile alla creazione di una cultura della prevenzione in ambito visivo e all'effettivo riconoscimento e integrazione dell'ipovedente all'interno della società, attraverso una serie di interventi che si ripetano nel tempo, affinché ciascun individuo possa concepire la prevenzione come dovere ed interesse.































 
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A cura di:

Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità

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