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Editoriale


Tecnologie per la disabilità: una società senza esclusi Di Lucio Stanca

Formazione oltre le barriere

Dalla disabilità
alla diversa abilità


Parliamo di...

Premio Sapio per la Ricerca Italiana 2003





 

Si evolvono le tecnologie. Si sperimentano nuovi ausili, si abbattono tanti ostacoli. La sensibilità e l’attenzione sociale verso i temi della disabilità crescono sempre di più, a beneficio dell’autonomia, della qualità della vita, delle pari opportunità per chi è diversamente abile. In questa sezione sono contenuti alcuni contributi di grande interesse che affrontano, sotto punti di vista differenti, il tema formazione: l’integrazione scolastica, innanzitutto, ma anche la formazione nella terza età, l’e-learning, il mercato della conoscenza come risorsa per far muovere le informazioni e i contenuti senza necessariamente muovere le persone. Presentiamo quindi approfondimenti, esperienze, storie significative per comprendere l’universo di opportunità che oggi sono a disposizione di tutti, le barriere che fino ad ora sono state abbattute, ma anche le difficoltà che ancora restano da affrontare, che sono soprattutto di carattere culturale.
Imparare a distanza
Paolo, Roberto, Giuseppe, Maurizio. Sono iscritti all’Università senza frequentare le aule dell’Ateneo. Eppure, studiano, seguono lezioni, sostengono esami. Possibile grazie ad avanzate tecnologie che consentono loro di seguire un percorso accademico a distanza, tramite computer, internet, videoconferenza. Si tratta, infatti, di studenti disabili, che hanno difficoltà a spostarsi e per i quali il Ce.Te.M.- Centro per i Servizi teledidattici e multimediali del Politecnico di Torino ha costruito strumenti e opportunità personalizzate alle loro specifiche esigenze. Il diritto allo studio viene così garantito, superando limiti e aprendo orizzonti di grandissimo interesse. Si tratta di esperienze esemplari, all’avanguardia a livello nazionale, che possono e devono fare da apripista affinché le pari opportunità diventino un concetto acquisito, in ogni ambito e in ogni contesto.
Di Isabella Signorile
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Integrazione di qualità
Tanti gli insegnanti che si impegnano per promuovere la qualità dell’integrazione scolastica e sociale degli studenti disabili o in situazione di svantaggio. Qualità che significa innanzitutto specializzazione del ruolo e della professionalità dei docenti di sostegno, attraverso una adeguata formazione. La scuola italiana presenta alcune punte di eccellenza nella ricerca della qualità dell’integrazione scolastica che possiamo considerare uniche se confrontate con altri Paesi europei, ma è necessario rivedere, dal punto di vista normativo, le modalità di formazione iniziale e in servizio rivolte ai docenti di sostegno e in generale a tutto il personale scolastico sulle fondamentali tematiche dell’integrazione.
Intervista a Nicola Quirico
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Insegnare in ospedale
Nel nostro Paese vi sono ancora 340 mila disabili in cerca di occupazione e iscritti al collocamento. “Il processo di integrazione dei disabili non è stato un cammino facile, ma i passi compiuti sono significativi e hanno tracciato un percorso irreversibile che deve continuare, fino a raggiungere tutte quelle condizioni di pari opportunità, che forse non possono eliminare le disabilità, ma sono in grado di ridurre le situazioni di svantaggio o di handicap. Il diritto al lavoro è una di queste condizioni di pari opportunità che ancora devono essere pienamente raggiunte”.
di Nicola Sorgentone
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Sogni senza età
L’anzianità non come limite ma come opportunità per costruire in modo nuovo il proprio tempo, per realizzare sogni sempre rimasti in ombra, per scoprire capacità inespresse. Le Università della Terza Età rappresentano una grande risorsa per chi ha il desiderio di mettersi ancora in gioco. Una Università, speciale, però. Dove si impara, si arricchisce il proprio bagaglio culturale, ma anche e soprattutto una scuola di umanità, dove si sperimenta lo stare insieme, l’amicizia, lo scambio di esperienze, il coraggio di andare oltre limiti e barriere spesso immaginarie. Perché la voglia di conoscere, l’impulso a dare valore al proprio tempo, la curiosità verso il mondo, non devono venire meno con l’avanzare dell’età. Anzi, possono crescere e misurarsi con nuove opportunità, capaci di migliorare la qualità della vita.
di Giovanni Bergese
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Storie di ex ultimi della classe
Erano ultimi della classe. Ultimi perché non sapevano fare le stesse cose degli altri. Persi in una dimensione diversa. A fare la differenza può essere l’impegno e la caparbietà di un insegnante di sostegno. Sostegno nel cammino verso piccole, ma fondamentali conquiste quotidiane che hanno fatto crescere Alessandro, Matteo, Pia, e tanti altri bambini, rendendoli più forti, insieme alle loro famiglie, per far emergere le proprie qualità, per essere più autonomi, per vivere in maniera serena. Antonella Vandelli è una insegnante che ha raccolto in un piccolo libro la sua esperienza accanto a questi bambini disabili: “La mano nel cappello” racconta le storie di alcuni di loro, storie semplici, ma straordinarie, perché testimoniano come la passione possa essere determinante per superare limiti e barriere.
di Antonella Vandelli
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Andare sulla distanza con l’e-learning
L’industria della conoscenza è destinata a crescere sempre di più e a conquistare un grande spazio sul mercato mondiale. L’acquisizione di conoscenze e competenze può avvenire anche al di fuori delle realtà formative tradizionali grazie all’enorme quantità di informazioni trasmesse attraverso le reti di telecomunicazione e continuamente alimentate. La formazione a distanza rappresenta una grande opportunità per chi ha difficoltà ad accedere ai tradizionali percorsi universitari. Il Progetto LIVIUS - Learning in Virtual Integrated University System, nasce nell’ottica di fornire adeguate risposte per lo sviluppo in Europa di reti virtuali di saperi che utilizzino le nuove tecnologie. Internet diventa la piattaforma didattica flessibile che favorisce la libera espressione di idee, opinioni e informazioni, che valorizza il sostegno tra i pari, che sollecita la condivisione di esperienze, sviluppa apprendimenti collaborativi. Oltre ogni barriera.
di Maria Amata Garito
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