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Copertina della rivista

Immagine: Stetoscopio appoggiato ad una tastiera

Immagine: Titolo Sul risanamento del sito industriale Syndial di Porto Marghera

Il 30 settembre scorso è stata inaugurata a Berlino una struttura all’avanguardia, prima nel suo genere in Germania, frutto dell’investimento di Sapio Life GmbH. Ne parliamo con Maurizio Colombo, Presidente di Sapio Life e Mauro de Benedictis, Direttore Generale di IBC e Sapio Life GmbH.




Dott. Colombo, come nasce l’esigenza di una struttura intermedia in grado di assicurare un’alta intensità di cura?
Da 20 anni Sapio Life opera nel mondo della sanità offrendosi come Home Care Provider erogatore di servizi domiciliari. Uno dei limiti alla nostra attività è spesso la casa stessa del paziente che non sempre è adatta, per motivi architettonici, ambientali o sociali, ad ospitare una persona che necessita di cure. Nel contempo, nella rete di servizi assistenziali riconosciuti al cittadino, si è creato un buco tra l’alta intensità di cura erogata nelle strutture ospedaliere e la quasi sempre bassa intensità di cura nel domicilio. Ciò ha quindi evidenziato la mancanza di una struttura che garantisca un’assistenza meno onerosa al paziente stabilizzato nella fase precedente al rientro nella propria casa o al suo inserimento in una RSA. La via più facile è parsa quindi la creazione di una struttura più semplice e più snella dell’ospedale nella quale erogare i nostri servizi.

Perché nasce IBC?
IBC è la realizzazione pratica dell’evoluzione di un progetto italiano del 2006, promosso da Regione Lombardia e condotto in fase sperimentale da Argento Vivo insieme al Policlinico e all’Ospedale San Paolo di Milano, per la creazione di strutture in grado di garantire livelli di assistenza e cure di media intensità a pazienti che, una volta stabilizzati, dovevano essere dimessi dai due ospedali. Tale progetto si proponeva di realizzare un luogo di cura dotato di 25/30 posti letto, che consentisse di superare i limiti strutturali del domicilio del singolo paziente e di definire un modello operativo semplificato rispetto a quello dell’ospedale, in grado di ridurre sensibilmente i costi di degenza ospedaliera. Dopo i primi 18 mesi di esperienza, la fase sperimentale del progetto che ha coinvolto pazienti con varie patologie non si è consolidata in un modello attuativo permanente. Ad oggi, il sistema di offerta regionale manca ancora di questo anello di congiunzione fra ospedale e domicilio. In Germania, invece, in poco meno di un anno il nostro team Sapio Life tedesco ha pensato, costruito, inaugurato il centro IBC creando un esempio di modello operativo che riduce di due terzi i costi di degenza ospedaliera.

Immagine: Tre file di persone - figure professionali nella sanità

Dott. de Benedictis, cos'è IBC e qual è la sua mission?
IBC è una struttura atta ad ospitare per brevi, medi e lunghi periodi, pazienti con malattie neuromuscolari ai diversi stadi e pazienti dipendenti per la parte respiratoria da ventilatori polmonari. Questi pazienti possono essere di tre tipi: il primo si trova nella cosiddetta fase di svezzamento, per cui la struttura ospedaliera, per liberare un posto in reparto, si appoggia a noi per un breve periodo, chiamato di weanning. Il secondo è il paziente dipendente h24 che transita presso la nostra struttura solo il tempo necessario per organizzare tutto il meglio possibile al domicilio. Il terzo è un paziente che non può essere curato a domicilio nè ospitato in una struttura generica, come un hospice, in quanto non vi è personale infermieristico specializzato e/o preparato ad affrontare le cure necessarie. In questi tre punti è rappresentata la nostra mission: offrirsi al sistema sanitario come fonte erogatrice di un servizio ausiliario, a completamento di un percorso terapeutico con vantaggi economici e la sicurezza di avere la consulenza medica propria delle strutture ospedaliere.

Quando è nata IBC?
Del progetto si è iniziato a parlare nel mese di aprile del 2008. Il 13 novembre 2008 è stata creata la società IBC GmbH, nel Marzo del 2009 sono cominciati i lavori di ristrutturazione dell’immobile e il 30 settembre scorso c’è stata l’inaugurazione.

IBC è una struttura pubblica o privata?
Solo privata. IBC GmbH è infatti una società 100% del Gruppo Sapio, controllata dalla Sapio Beteiligung GmbH.

È il primo centro di questo genere in Germania?
Ci sono altre strutture, ma IBC è l’unica in grado di offrire posti letto per pazienti in fase di weanning.

Attrezzatura per la terapia


Di quanti posti letto dispone?
La struttura dispone di 30 posti letto, divisi in tre aree identificate da diversi colori e suddivise per gravità della patologia, inclusi 4 posti cosiddetti per “quarantene”. Disponiamo di camere singole o doppie, oltre che di strutture adatte a gestire anche pazienti completamente immobilizzati.

Di quali dotazioni all’avanguardia dispone?
Le apparecchiature e gli ausili a disposizione sono i migliori reperibili sul mercato. Disponiamo di letti speciali in grado di trasformare in pochi secondi la loro posizione orizzontale in comode sedute con diversi angoli di inclinazione, fino a 90°, rendendo così anche le cure di routine più comode sia per il paziente che per il personale infermieristico. Stiamo approntando alcune postazioni con annesse soluzioni di telemedicina, in modo da permettere al medico curante di seguire il proprio paziente in remoto. Abbiamo postazioni dotate dell’innovativo sistema di comunicazione aumentativa e alternativa Qualiworld® di QualiLife. Disponiamo di dispositivi medici per la ventilazione invasiva e non invasiva.

Facciata dell'edificio IBC


Un paziente come può accedere alla nuova struttura IBC?
In ospedale, una volta identificato il paziente, iniziano gli incontri tra il personale IBC incaricato e lo staff medico per redigere il protocollo di dimissione e la stesura della terapia presso il nostro centro. Sarà successivamente cura di IBC contattare i vari specialisti necessari, come fisioterapisti, dietologi, cardiologi etc. e garantire l’accesso giornaliero ad uno pneumologo, che può usufruire delle apparecchiature del Centro per effettuare esami di routine come emogasanalisi e broncoscopie.

Dott. Colombo, perché in Germania questa idea ha avuto tanto successo?
La nascita di un centro come IBC è stata favorita dall’elasticità burocratica e dalla struttura stessa del sistema sanitario tedesco basata su un metodo di assicurazioni pubbliche e private che garantiscono a ogni cittadino l’assistenza a tutti i livelli.