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L'esperienza significativa di uno studente disabile...

Dalla disabilità alla diversa abilità

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Istituita cinquant’anni fa dal Venerabile don Carlo Gnocchi per assicurare cura, riabilitazione e integrazione sociale ai piccoli mutilati della seconda guerra mondiale, la Fondazione che porta il suo nome ha ampliato nel tempo il proprio raggio d’azione e le proprie attività, continuando a rispondere efficacemente ai bisogni emergenti e prioritari, anche con soluzioni innovative e sperimentali. Oggi la Fondazione ha alle proprie dipendenze oltre 3200 operatori ed eroga le proprie prestazioni in regime di accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale in 24 Centri, distribuiti in nove regioni italiane. Un Centro è attivo anche in Bosnia Erzegovina.
La Fondazione Don Carlo Gnocchi opera attualmente in diverse strutture che comprendono:
- 2 Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) - 1 Centro di Formazione, Orientamento e Sviluppo
- 21 Centri di riabilitazione polifunzionale
- 5 Centri per anziani non autosufficienti (RSA)
- 1 Hospice per malati oncologici terminali
- 3 Case di Cura
- 2 Comunità per disabili
- 41 ambulatori territoriali di riabilitazione
- 3101 posti letto di degenza piena e day hospital
- 6950 persone curate in media ogni giorno

Nell’aprile 2003 il presidente della Repubblica ha insignito la Fondazione Don Gnocchi della medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica.


Area sanitaria
L’attività sanitaria è in continua e significativa espansione, sia in termini numerici che per le patologie trattate. Viene svolta in regime di ricovero, in strutture regolarmente accreditate, in ambulatorio e a domicilio. Le prestazioni sono prevalentemente di tipo riabilitativo, accanto a ricoveri per acuti, sia nell’area medica che chirurgica.
La riabilitazione in ambito ospedaliero è contraddistinta da un elevato standard qualitativo ed è affiancata e potenziata da una vasta attività di ricerca, approccio indispensabile dal momento che sono presi in carico pazienti affetti da gravi patologie quali comi non stabilizzati, sclerosi laterale amiotrofica, morbo di Parkinson, sclerosi multipla, malattia di Alzheimer, per le quali sono messe in campo complesse strategie di riabilitazione neuromotoria e cognitiva. Nei reparti sono inoltre effettuate una qualificata riabilitazione cardiorespiratoria, in sinergia con i più avanzati reparti di cardiochirurgia e chirurgia toracica e un’intensa attività di riabilitazione ortopedica.
In tutti i Centri è svolta una vasta attività di riabilitazione di carattere estensivo, rivolta principalmente ai portatori di handicap o al trattamento di disabilità complesse. L’intervento riabilitativo è sempre multidisciplinare e vede la presenza intorno al paziente di un insieme di specialisti che operano sulla base di un progetto personalizzato, teso a integrare l’elevato livello professionale delle attività sanitarie con i più idonei interventi di riabilitazione sociale atti a garantire la miglior qualità di vita possibile del paziente stesso, favorendone il reinserimento sociale e familiare.
A supporto delle attività sanitarie, la Fondazione ha sviluppato una fitta rete di ambulatori polispecialistici, laboratori di analisi e servizi di diagnostica per immagini, che svolgono anche una qualificata ricerca di base e applicata.


Area assistenziale
Dagli anni Ottanta la Fondazione ha esteso le proprie attività anche all’assistenza agli anziani, specialmente non autosufficienti, intuendo con anticipo un’esigenza divenuta prioritaria nella nostra società.
Alle prime, sperimentali iniziative si sono aggiunte molte strutture, tutte improntate alla medesima filosofia ispirativa quanto a modalità organizzativo-gestionali e ad attenzione e rispetto dell’anziano assistito.
Oggi l’assistenza agli anziani non autosufficienti è una caratteristica qualificante della Fondazione, tanto da rappresentare un vero e proprio modello di riferimento, in una concezione a rete che valorizzi anche le potenzialità alternative al ricovero in RSA, con i centri diurni, gli interventi domiciliari, i ricoveri “di sollievo”.
Recentemente le attività assistenziali della Fondazione si sono rivolte anche ai malati oncologici terminali, attraverso l’attivazione e la gestione di Centri residenziali per cure palliative (Hospice) e l’assistenza a soggetti in stato di coma stabilizzato.


Area socioeducativa

L’approccio educativo verso i giovani disabili, profetica intuizione di Don Gnocchi e pilastro della mission della Fondazione, continua con rinnovato impegno ad essere al passo del mutato panorama socio-sanitario italiano,mantenendo quelle caratteristiche che lo rendono punto di riferimento originale nel coniugare qualità e spirito di servizio, innovazione scientifica e accoglienza.
Nei Centri l’attività è strutturata in scuole materne ed elementari speciali, centri socio-educativi, centri diurni, degenze residenziali (internato), comunità alloggio e nel supporto educativo- assistenziale alla formazione professionale e ad altri servizi (sostegno alle famiglie, pronto intervento, gestione del tempo libero e dei fine settimana…).
Competenza, sperimentazione e innovazione pedagogica sono orientate ad accogliere e a rispondere ai bisogni degli utenti nella loro complessità: sviluppo delle capacità, autonomia, formazione, integrazione, abitazione e clima di famiglia, riabilitazione, assistenza.


Formazione
La Fondazione, tramite i propri Centri di formazione, orientamento e sviluppo, promuove corsi per disabili fisici, mentali e sensoriali finalizzati all'inserimento lavorativo in ambiti quali la grande distribuzione, il catering, l'artigianato e il settore informatico. Sin dagli anni Ottanta la Fondazione partecipa alle iniziative promosse dall'Unione Europea nel settore della formazione e dell'integrazione lavorativa a favore delle persone con disabilità. In qualità di IRCCS, in convenzione con l’Università degli Studi e la Regione Lombardia, la Fondazione ha attivato cinque corsi di laurea per terapista della riabilitazione, terapista occupazionale, infermiere, tecnico di neurofisiopatologia ed educatore professionale. In convenzione con l’Università Cattolica sono promossi corsi di perfezionamento post-laurea sulle “tecnologie per l'autonomia e l'integrazione sociale delle persone disabili”. La Fondazione aderisce al programma nazionale del ministero della Salute per l’Educazione Continua in Medicina (ECM), nella veste di Ente accreditato a organizzare eventi per i quali chiedere il rilascio di crediti formativi.


Ricerca

Notevole è l’impegno della Fondazione nella ricerca scientifica, specie negli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) di Milano e Pozzolatico (Firenze). Questi sono specializzati nei settori biomedico, biotecnologico e nella sperimentazione clinica finalizzata alla individuazione di nuove metodiche e di nuove tecnologie per il recupero dei deficit motori e neurocognitivi e per la riduzione delle condizioni di disabilità.
La ricerca, con il suo bagaglio di ricadute applicative, figura in costante raccordo con le attività cliniche e assistenziali di tutti i Centri della Fondazione: grazie al supporto di rinnovate risorse strutturali e strumentali, al contributo degli operatori e alle collaborazioni con Università ed Enti di ricerca nazionali e internazionali è divenuta terreno di una complessiva crescita culturale, oltre che di un progresso continuo negli elevati livelli di competenze già conseguiti in campo medico-scientifico.
Tale approccio multidisciplinare ha consentito, ad esempio, la realizzazione di progetti avanzati in campo bioingegneristico e nei settori neurologico, ortopedico e cardio-respiratorio, sia nell'ambito della ricerca biomedica che di quella sanitaria.
È inoltre attivo tra i Centri il SIVA (Servizio Informazione e Valutazione Ausili), la principale rete italiana di servizi specializzati in grado di fornire orientamento, consigli e consulenza nella scelta degli ausili, nell’adattamento dell’ambiente di vita, di lavoro, di studio e nella ricerca di ogni soluzione utile a migliorare l’autonomia personale o familiare delle persone che vivono situazioni di disabilità.


Ong – L’impegno all’estero
La Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del ministero degli Affari Esteri nel marzo del 2001 ha ufficialmente riconosciuto la Fondazione come Organizzazione Non Governativa.
L'idoneità riguarda la realizzazione di programmi a breve e medio termine nei Paesi in via di sviluppo e la formazione in loco dei cittadini.
Con l'atteso riconoscimento, la Fondazione ha raccolto una nuova e avvincente sfida, rilanciando il proprio impegno all'estero, per interventi più diretti in quei Paesi dove urla il bisogno disatteso della sua competenza ed esperienza. Progetti e interventi si sono svolti o sono in corso in Kosovo, Bosnia, Zimbabwe e nella regione del Tibet.
Per lo svolgimento di tali attività, l'Unità Operativa Ong, composta da tecnici ed esperti nella gestione di programmi internazionali, segue le iniziative e si occupa di sviluppare progetti, coinvolgendo e mettendo a frutto tutte le risorse che i vari Centri possono mettere in campo.

Per informazioni: www.dongnocchi.it
 
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A cura di:
Ufficio Stampa
Fondazione Don Carlo Gnocchi
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