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Ri-abilitare: rendere di nuovo abile, ridare capacità e funzionalità perdute. Recuperare, quindi,
le opportunità legate all’inserimento sociale e lavorativo. Non solo. Riabilitazione significa recupero della fiducia in se stessi, dell’ottimismo, della voglia di vivere e di mettersi in gioco. Una disciplina medica, quindi, molto delicata e complessa, che richiede attenzione e sensibilità particolari e capacità di entrare in relazione empatica con il paziente. La tecnologia in questo settore ha fatto enormi passi avanti, consentendo soluzioni che possono migliorare in maniera importante la qualità della vita di persone che hanno una disabilità motoria o sensoriale, restituendo loro uno spazio di autonomia. Fondamentale rimane comunque, al di là delle strumentazioni e delle metodologie applicate, il rapporto di interazione che deve crearsi tra personale sanitario e paziente. Un rapporto di fiducia, fondato sulla partecipazione emotiva, che risulta determinante affinché il percorso di riabilitazione possa dare i migliori risultati.
L'Ingegneria della Riabilitazione
Una tecnologia appropriata può contribuire a eliminare o a ridurre le conseguenze disabilitanti di una menomazione e può facilitare la rieducazione e il reinserimento familiare, sociale e lavorativo del disabile. L’uso della tecnologia può evitare che la disabilità comporti un handicap o può ridurre il grado di tale handicap, qualora realizzi un buon compromesso tra le necessità, i desideri e le capacità degli utenti da un lato, e i costi, i benefici, gli inconvenienti e gli eventuali rischi della tecnologia stessa, dall'altro.
Di Angelo Buizza, Docente di Bioingegneria - Facoltà di Ingegneria, Università di Pavia.
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Approccio sanitario ed interazione tra paziente e personale nella medicina riabilitativa
Gli obiettivi ragionevoli di un programma riabilitativo sono costituiti non tanto dalla guarigione quanto dal reinserimento nel contesto di origine, reso possibile oltre che dall’incremento delle abilità funzionali dell’individuo, dalla definizione degli ausili necessari per recuperare livelli crescenti di autonomia e migliorare la qualità della vita. Tra tutte le specialità mediche, la riabilitazione cerca di trattare l’intera persona nelle sue componenti fisiche, emozionali, sociali e spirituali. Per questo la medicina riabilitativa costituisce un modo ‘diverso’ di fare medicina, necessita di operatori specificamente preparati sia scientificamente che sul piano umanitaristico, che sappiano assumere atteggiamenti ottimistici e che abbiano un’ampia disponibilità a sorridere.
Di Alberto Lissoni - Primario fisiatra, Ospedale Valduce di Como e Centro Riabilitazione ‘Villa Beretta’- Costamasnaga (Lecco)
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AGait Analysisi, l’analisi quantitativa della deambulazione
La Gait Analysis o analisi computerizzata della deambulazione consente di monitorare il movimento del paziente e di misurare quantitativamente aspetti della deambulazione che diventano fondamentali nella valutazione della sua limitazione funzionale.
Avere a disposizione un laboratorio di Gait Analysis dà ai clinici la possibilità di conoscere meglio l’efficacia di determinati percorsi terapeutici e conseguentemente di ottimizzare la scelta del trattamento più idoneo ad ogni singola persona.
Di Manuela Galli, Marcello Crivellini - Dipartimento di Bioingegneria, Politecnico di Milano E Giorgio Albertini – Casa di Cura San Raffaele-Pisana, Roma
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