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L'Associazione In-Oltre ha elaborato un progetto che si propone di integrare le competenze socio-sanitarie con la cultura del teatro e delle arti, per facilitare il processo di "conoscenza" fra "l'interno" e "l'esterno" per poi procedere insieme "oltre".
L'Associazione In-Oltre ONLUS nasce a Bergamo nell'aprile del 2004 dalla volontà di agenzie pubbliche e private di costituire un nuovo e plurale soggetto in grado di proseguire, ampliandone ambiti, contenuti e modalità, l'esperienza promossa nel 1999, dall'ASL di Bergamo, intesa ad esplorare nuove attenzioni e nuove modalità di comunicazione per e con la disabilità.

Nel 1999 l'ASL prese in carico la gestione del Centro Residenziale Handicap (C.R.H.) di Bergamo, attuale sede dell'Associazione, nella cui riorganizzazione fu previsto un ampio programma di risocializzazione degli ospiti della struttura.

Con la collaborazione del Teatro Prova di Bergamo e di altri soggetti della sussidiarietà bergamasca, fu promosso un progetto che si proponeva di integrare le competenze socio-sanitarie con la cultura del teatro e delle arti perché si ritenne che ciò facilitasse il processo di "conoscenza" fra l'"interno" e l'"esterno" per poi procedere insieme "oltre".
Questo progetto, denominato per l'appunto "IN-OLTRE" (nome mutuato poi dall'Associazione), nato in forma sperimentale, ha riscosso nel tempo tanti e tali consensi da indurre gli organizzatori ad ampliarne gli orizzonti traducendo l'esperienza nel Festival "Non voglio perdere la maraviglia".
Il Festival, che ha recepito anche altri percorsi similari attivi nel territorio bergamasco è stato finanziato e/o patrocinato da Enti Locali, Regione Lombardia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, soggetti del privato sociale, privati cittadini.



L'esperienza di integrazione del disabile nel tessuto socio culturale di un territorio deve coinvolgere una pluralità di componenti attente e sensibili con il comune obbiettivo di lavorare intorno al possibile miglioramento della qualità esistenziale; il teatro si pone come sfondo integratore e collante delle diverse presenze in un progetto articolato, complesso, condiviso intorno al comune valore di appartenenza civile di qualunque persona, soprattutto del disabile grave.
L'associazione In-Oltre è formata da ASL, Provincia, Comune e Caritas di Bergamo, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, Teatro Prova, Antea, Asso ciazione Genitori, Dott. S. Mazzoleni, Dott. G. Maggioni, Confcooperative, Università degli Studi di Bergamo, Ufficio scolastico regionale e ha già accolto l'adesione di altre associazioni storiche della (o per la) disabilità come l'ANMIC, Sordomuti, Ciechi, Asso ciazioni locali di genitori.




Il festival non si riduce a una serie di spettacoli teatrali che hanno per protagonisti i ragazzi disabili, ma si struttura in una serie di incontri, dibattiti ed eventi che coinvolgono arti quali la pittura, la musica e la danza, momenti in cui molte associazioni, gruppi, cooperative del territorio lavorano insieme ad un progetto comune. Uno dei principali obiettivi è il coinvolgimento dei genitori e delle scuole nelle attività.
Gli stessi genitori dei ragazzi disabili si sono uniti in una compagnia, "Narratori singolari" e hanno dato vita ad alcuni spettacoli. Nell'ultima edizione del festival hanno messo in scena lo spettacolo "Tre". Coerentemente con la politica dell'associazione la Presidente dell'associazione, Loredana Cappe l letto, è anche genitore di un ragazzo disabile.

Ogni anno l'associazione in-Oltre mette in scena tra i venti e i trenta spettacoli nelle scuole della provincia.
Il festival, che si propone di interagire in maniera continua con il territorio bergamasco, ha sempre avuto un'attenzione che andava oltre i confini provinciali. Nel 2004 ospiti del festival erano la compagnia Lenz Rifrazioni di Parma e il musicista Christian Guyot.

Quest'anno sono state nostre ospiti la compagnia "Tribalico" di Torino con lo spettacolo di teatro danza "Merville" e la compagnia "La piccionaia" che ha messo nella prima tappa della tournè dello spettacolo di Mirko Artuso "Romeo e Giulietta". Il primo passo nella ideazione del festival di quest'anno è stata la partecipazione, a febbraio, alla classica sfilata di carri allegorici di metà quaresima, occasione per presentare alla città la nuova edizione del Festival dal titolo "Lo specchio nello specchio" e una importante opportunità per dare visibilità alla disabilità in uno dei tradizionali appuntamenti per la città di Bergamo. La realizzazione del carro ha messo in sinergia molte realtà territoriali sulla disabilità e ha raggiunto l'obiettivo di un coinvolgimento vivo dei ragazzi alle manifestazioni tradizionali della città di Bergamo. La struttura del Carro è stata fatta con un modulo a forma di spirale come simbolo di continuità, di unità, di intensità crescente e di sviluppo e ogni persona che ha contribuito al progetto, con la propria unica e inimitabile grafia, ha scritto le parole "lo specchio nello specchio". Il carro è stato realizzato in ogni sua parte con materiale riflettente, in modo tale che le scritte, poste sulle spirali, si specchiavano e si riflettevano tra loro come metafora della relazione, dello scoprirsi con e grazie all'altro. Tutte queste scritte rappresentano il simbolico intrecciarsi di relazioni: è stato infatti un grande lavoro di sinergia tra realtà diverse, un inizio per lavorare insieme ad altri progetti ma soprattutto un'occasione, per i ragazzi, di specchiarsi nella città per ritrovare un proprio ruolo e una propria identità, nel confronto con gli altri.


La IV edizione del Festival si è conclusa con lo spettacolo dell'Officina Intrecci "Beffa Bagatto" del Teatro Prova introdotta dal Leader della CISL Savino Pezzotta, nell'inedita veste di lettore di un testo scritto da genitori.
Nel corso di questi cinque anni, l'esperienza maturata ha prodotto l'incontro non solo con tanta solidarietà, ma anche con altre domande d'intervento circa l'integrazione del disabile grave nel tessuto territoriale. Ecco perché l'esigenza di costituire un'Associazione che avesse il compito di porre in essere il coordinamento dei vari progetti che di volta in volta verranno proposti, per cercare di trovare delle risposte idonee alle esigenze del disabile e della sua famiglia, nonché la regia di tutte le risorse umane e materiali offerte da più parti e necessarie per la realizzazione degli stessi.
Se il festival è infatti il momento più visibile, le attività che In-Oltre Onlus svolge sul territorio sono molteplici e di pari importanza. A giugno ha aperto a Bergamo il primo punto In-Oltre: si tratta di uno sportello che metterà in comunicazione tutti gli sportelli handicap della provincia. Un punto di incontro che orienti i di-sabili e le loro famiglie tra i servizi, l'informazione, l'utilizzo degli sportelli informativi a loro rivolti: per questo progetto si stanno formando dei volontari che sappiano accompagnare nelle scelte, consigliare e anche raccogliere notizie e informazioni utili da coloro che si rivolgono agli sportelli.

Il progetto "Dopo di Noi" nasce invece come risposta al momento in cui il sostegno familiare viene a mancare. Il progetto prevede anche una fase dedicata al "durante noi", per favorire il diritto della persona disabile verso una vita il più possibile autonoma in contesti organizzati a gestione familiare.

In-Oltre Onlus è impegnata anche nel progetto, finanziato dalla Fondazione della Comunità Bergamasca e dal Consiglio di rappresentanza dei Sindaci, per il miglioramento del trasporto dei disabili, per favorire quelle fasce di utenti che non possono usufruire di mezzi alternativi.

















 
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A cura della:

Associazione In-Oltre Onlus

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