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Dalla disabilità alla diversa abilità

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Premio Sapio per la Ricerca Italiana Edizione 2005



 
In Val di Non, un turismo legato all’ambiente ma anche sociale, attento cioè alle esigenze delle fasce deboli della società e delle loro famiglie.
La piccola cooperativa sociale ANDINO è nata alla fine del 2002 dalla volontà di otto amici residenti nei comuni di Tuenno e Cles, dove la cooperativa ha attualmente la propria sede.

Spinti dalla necessità di completare un quadro d’offerte a favore dei diversabili che il nostro territorio già offre, noi, gruppo di sette amici uniti da una grande passione, la montagna e tutto quello che ruota attorno ad essa, ognuno con esperienze in campo educativo e sportivo, abbiamo creato una piccola società cooperativa sociale di nome “Andino”.

L’idea di fondo, proposta all’interno del nostro gruppo circa tre anni fa, è quella di creare un'iniziativa di turismo sociale legata al nostro territorio, che tenga conto di quattro fattori: fasce deboli della società, ambiente, sport e montagna.

La nostra cooperativa promuove e realizza i suoi servizi di attività sportive, frequentazione della montagna e di educazione ambientale nella sfera del sociale e più precisamente si rivolge a:
• persone diversamente abili;
• minori;
• tutte le persone per le quali le nostre attività trovano specifiche motivazioni, in riferimento all'età, alle condizioni personali e familiari nonché alla condizione sociale dei destinatari stessi.

La cooperativa offre i suoi servizi a cooperative, associazioni, gruppi sportivi e singole persone.

PERSONE DIVERSAMENTE ABILI
In questi ultimi anni stiamo assistendo alla diffusione di un diverso approccio al tema della disabilità ed al significato di questa in rapporto alla popolazione in genere.

Si sta lentamente transitando da una visione che voleva considerare la disabilità un problema specifico di una fetta minoritaria di popolazione ad una situazione in cui questa condizione è connaturata con l'esperienza umana.

Ciò comporta un considerevole mutamento nella considerazione della persona disabile, da oggetto di cure ed assistenza a soggetto di diritti, doveri, desideri, aspettative, ecc., in sintesi un cittadino attivo della società civile.

Letta in questa prospettiva l'esperienza umana di una persona disabile è del tutto simile a quella della restante popolazione: abitazione, affetti, relazioni, lavoro, denaro, svaghi, ecc. Infatti, come in un circolo virtuoso, il mutato atteggiamento condiziona gli stili di vita e questi a loro volta la qualità di vita che condiziona l'ambiente, quindi la cultura, in un circolo continuo.

Se gli atteggiamenti culturali stanno cambiando, con le persone disabili che acquisiscono nuovi e più comuni stili di vita, ri-orientando il loro potere di spesa, il sistema sociale è ancora in ritardo, soprattutto in alcuni settori considerati tradizionalmente "off- limits" per le persone disabili come lo sport ed il turismo, soprattutto se effettuati in ambiente montano.

Andino, quindi, è nata per poter diffondere lo sport tra i disabili, intendendolo come mezzo con il quale questa persona può accrescere la propria autostima, ma anche attraverso il quale si deve diffondere e incrementare la sensibilità all'interno della società nei confronti delle persone svantaggiate.

Andino propone quindi:
• organizzazione di specifiche attività sportive e di educazione ambientale, legate al territorio montano, atte a favorire e migliorare le capacità relazionali e motorie dei soggetti destinatari. In due anni di attività abbiamo fatto:
- Accompagnamento di circa 150 persone disabili in attività di trekking, bicicletta, sci nordico, sci alpino e sci alpino con ausili (per persone con disabilità fisica).
- Realizzazione di corsi per le attività sopraccitate con compilazione di apposite schede valutative delle abilità acquisite dai partecipanti.
• promozione e sostegno di iniziative sociali, ricreative, sportive e culturali con particolare riferimento alla montagna e allo sport, finalizzate alla sensibilizzazione e alla soluzione di problemi connessi all’emarginazione sociale:
- Organizzazione dei Giochi Nazionali Invernali di Special Olympics Italia nel febbraio 2003. 130 ragazzi provenienti da tutta Italia si sono incontrati per cimentarsi nelle discipline di sci nordico, sci alpino e ciaspole (racchette da neve).
- Realizzazione di una “Guida ai percorsi sbarrierati nei parchi e biotopi del Trentino”.
- Organizzazione della “Pedalata della solidarietà” in Valle di Tovel (Parco Naturale Adamello-Brenta) per raccogliere fondi da destinare alle associazioni ADMO e RETT.
- Sensibilizzazione degli operatori alberghieri sulle tematiche della disabilità in rapporto al turismo. Si sono organizzati dei soggiorni presso strutture sbarrierate comprendenti le nostre attività.

MINORI
Le attività che proponiamo per i minori sono molte, da quelle sportive come mountain-bike, arrampicata e orienteering per citarne alcune, a quelle di educazione ambientale.
Riteniamo che le attività sportive siano adatte per sviluppare, ognuna, un determinato aspetto psico-fisico della persona e tutte debbono essere strutturate in vari livelli di difficoltà affinché i ragazzi possano avvicinarsi ad esse evitando traumi o infortuni indesiderati.

Vi sono inoltre a disposizione Ausili speciali (Dualski, Handbike, ecc.) che permettono anche ai ragazzi disabili di praticare discipline come sci alpino, sci nordico o la bicicletta, così che anche loro possano fare sport assieme ai loro coetanei.

Nel 2003 e nel 2004 abbiamo svolto delle lezioni di arrampicata sportiva, di orieenteering e mountain-bike per alcune scuole medie della nostra valle.

Le attività di educazione ambientale sono fondamentali per cercare di trasmettere alle nuove generazioni quell’amore per la natura e più in generale per il nostro pianeta che nella maggior parte degli adulti si è perso.

Ciò che vogliamo proporre è di unire le nozioni scientifiche (ecologia, botanica, ecc.) con dell’attività all’aperto a diretto contatto con la natura.

Dal 2002 Andino collabora con la cooperativa Kaleidoscopio di Trento nella realizzazione del progetto “Custodi della Terra” presso il Lago di Cei. Il Progetto è rivolto alle scuole elementari e medie.

Per il 2005 riproporremo un’attività chiamata “ScopriTovel”, che si svolgerà nello splendido scenario della valle di Tovel, famosa per l’omonimo lago che un tempo si tingeva di rosso, nel Parco Naturale Adamello-Brenta. Con quest’attività vogliamo far avvicinare i bambini ed i ragazzi alla montagna e soprattutto affrontare il rapporto uomo-montagna. Essi parteciperanno all’antica attività pastorizia dell’alpe e della lavorazione del latte; impareranno a divertirsi lungo l’avventuroso percorso Tarzaning nei pressi del Lago, il tutto cercando di realizzare una vacanza a basso impatto (pochi mezzi motorizzati, tenendo comportamenti idonei ai luoghi nel rispetto di piante ed animali).

Per tutte le attività proposte è presente personale specializzato come guide alpine, maestri di sci, istruttori di mountain-bike, laureati in Scienze motorie, laureati in Scienze Forestali ed Ambientali, conduttori di DualSki per disabili fisici, Istruttori di alpinismo giovanile del C.A.I.

Per concludere, vorremo sposare queste finalità di fondo allo sviluppo, in Val di Non, di un turismo legato all’ambiente ma anche al sociale, attento cioè alle esigenze delle fasce deboli della società e delle loro famiglie.

Noi crediamo che la nostra valle abbia tutte le potenzialità, strutturali ed umane, per permettere a tutti di fare un ulteriore passo avanti nella direzione di una società senza barriere.







 
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A cura della:
Cooperativa Sociale Andino
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