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Non sempre lo spazio è fruibile e spesso non è sinonimo di libertà: i marciapiedi troppo stretti, i parcheggi selvaggi, le scale, i gradini, le barriere architettoniche per le persone con ridotta mobilità esistono nella vita di tutti i giorni, delimitando la libertà del movimento; è tuttavia possibile trovare nell’espressione corporea un punto di partenza per un messaggio forte di abbattimento di tutte quelle barriere fisiche, ma anche sociali e culturali, che limitano il nostro essere presenti al mondo.
Ogni persona è unica e speciale e deve potersi esprimere nella sua unicità con abilità e dis-abilità differenti.

Ognuno, seguendo il proprio itinerario, può fare nuove esperienze del muoversi con gli altri, andando oltre i limiti cui è abituato, scambiare emozioni e movimenti, creare nuovi canali di comunicazione.
In questa direzione si muove la Danceability, una tecnica di danza praticata da abili e disabili che permette a persone con differenti abilità fisiche di incontrarsi per danzare insieme, riscoprendo un terreno comune in cui si creano esperienze di reciproca uguaglianza.

La Danceability, nata negli Stati Uniti nel 1988, è basata sull'improvvisazione, la consapevolezza di sé, la relazione e la fiducia reciproca.

Si è sviluppata grazie ad Alito Alessi, direttore della Joint Forces Dance Company, che ha svolto un ruolo importante nella evoluzione della Contact Improvisation ed è riconosciuto a livello internazionale come insegnante e coreografo pioniere nel campo della danza e abilità differenti.

Non serve alcuna preparazione di base e non si lavora con una coreografia vera e propria o sequenza fissata, ma ognuno realizza una danza ogni volta diversa da solo e con altre persone attraverso una serie di soluzioni concatenate e personalizzate in modo spontaneo e libero con movimenti piccoli, grandi, veloci, lenti con o senza sottofondo musicale.

Tutto ciò è approdato a Schio grazie ad un corso, partito lo scorso novembre e concluso a maggio con una dimostrazione aperta al pubblico.
Visti gli ottimi risultati raggiunti, a partire dal consistente numero dei partecipanti (25 persone tra abili e dis-abili) verrà riproposto ad ottobre un secondo ciclo di laboratori rivolti a tutte le persone interessate, di età superiore ai 13 anni: abili, disabili motori e sensoriali, persone Down, disabili intellettivi lievi; a danzatori, attori e persone con esperienza nel campo delle arti performative che vogliano sperimentare nuovi percorsi di ricerca e di espressione attraverso il movimento.

La sintesi dell'evoluzione rapida e benefica che la Danceability porta nei danzatori sta tutta in queste righe scritte da due ragazze diversamente abili e dedicate ai propri compagni di corso.

“Siamo qui in trepidante attesa, belli nelle nostre magliette colorate.
Tra poco danzeremo e mostreremo al pubblico che anche la dis-abilità può diventare armonia.

Il nostro pensiero torna alle titubanze dei primi tempi.
E' stato difficile vincere la timidezza ma, grazie alla dolce guida degli insegnanti, il nostro corpo è diventato fonte di bellezza e benessere.
Ci guardiamo intorno e incrociamo lo sguardo di tanti volti che con il tempo, ci sono diventati familiari.

Di una cosa siamo certe: siamo diversi ma ci unisce la voglia di vivere al meglio delle nostre possibilità.

La musica ha inizio... non c'è più tempo per pensare.
Scendiamo in pista con la nostra gioia.
Un groviglio di corpi, il sudore, l'emozione di un gesto sorprendentemente aggraziato, la danza è tutto questo e finalmente, la viviamo da protagonisti.

Per danzare occorre forza, impegno e soprattutto il coraggio di non arrendersi.
L'applauso che ci accoglie a fine spettacolo ci fa capire che danzando abbiamo toccato il cuore del pubblico.
Nella danza come nella vita se vogliamo dare il meglio di noi stessi dobbiamo andare oltre le apparenze”.

INFO: Zonzin Pierluigi Ass. H 81 Insieme
Tel. 349.3262685
E-mail: pierzin@libero.it, infohandy@ulss4.veneto.it, h81@h81.org


 
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Pierluigi Zonzin
collabora con l’Ulss n° 4 Alto Vicentino nella gestione di uno sportello informativo sull’handicap, ed è referente per l’Alto Vicentino di una associazione di disabili l’H 81 insieme Vicenza Onlus
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