Nei prossimi anni ci attendono sfide formidabili per garantire uno sviluppo sostenibile del pianeta, rispettoso dell’ambiente e in grado di assicurare risorse adeguate (economiche ed energetiche) sia ai Paesi industrializzati che, in misura ancora maggiore, a quelli in via di sviluppo.
La domanda energetica segue l’andamento
del PIL dei singoli Paesi e, nonostante
la crisi economica degli ultimi
due anni, i prossimi anni vedranno
a livello mondiale una continua crescita,
trainata dallo sviluppo dei Paesi
emergenti [1-4].
Saranno infatti i Paesi in via di sviluppo,
primi tra tutti Cina ed India, ad
aumentare maggiormente la richiesta
di energia, mentre l’Unione Europea
dovrebbe presentare una crescita minore
rispetto alle altre parti del mondo,
soprattutto a causa della minor
crescita della popolazione.
Nel periodo 1971-2008 la fornitura
mondiale di energia primaria è passata
da 5800 MTep (1 Tep = 1 tonnellata
equivalente di petrolio) a 12000
MTep; la IEA (International Energy
Agency) prevede che nel 2015 questo
valore dovrebbe attestarsi intorno a
14000 MTep, per raggiungere quota
18000 MTep nel 2030; rispetto
al dato del 2008 questo significa un
incremento dei consumi del 50%.
In
questo scenario di significativa crescita
dei consumi, il settore energetico si
trova costretto ad affrontare quattro
importanti sfide:
1. il cambiamento climatico, con i
suoi effetti pesanti sull’ecosistema
mondiale. Il rapporto Climate
Change 2007 dell’IPPCC (Intergovernmental
Panel on Climate
Change) rileva che, nel periodo
1970-2004, le emissioni globali
di gas-serra, pesate in base al loro
potenziale di riscaldamento globale
(GWP, Global Warming Potential)
sono aumentate del 70% e
del 24% tra il 1990 e il 2004 [2].
2. La progressiva riduzione della
sicurezza degli approvvigionamenti
energetici, in quanto le maggiori
riserve di combustibili fossili che
resteranno alla base dei nostri consumi
nel breve-medio periodo,
petrolio e gas naturale in primis, si
trovano in paesi ad elevata instabilità
politica.
3. La necessità di supportare le economie
emergenti con una generazione
di energia che consenta la
rapida crescita economica attesa,
in modi ambientalmente compatibili
in una prospettiva di lungo
termine.
4. La necessità di arginare la crescita
e la volatilità dei prezzi dell’energia,
dovuta all’utilizzo di fonti fossili
che presentano maggiore difficoltà
di reperimento ed al sempre
più massiccio ricorso alle fonti
rinnovabili, che avranno necessità
di meccanismi incentivanti, per
essere economicamente competitive,
ancora per diversi anni.
Per affrontare tali sfide sono necessari
interventi urgenti da assumere a
livello globale, rivolti innanzitutto ad
un uso più efficiente e razionale delle
fonti energetiche, anche attraverso
l’adozione di mirati comportamenti
individuali e, in secondo luogo, allo
sviluppo di tecnologie innovative
in campo energetico. Gli interventi
sull’efficienza energetica sono sicuramente
i più efficaci nel breve periodo,
e non richiedono grandi investimenti.
Al contrario, in una prospettiva di
medio e lungo periodo, la vera sfida
dell’energia e dei cambiamenti climatici
può essere affrontata e vinta solo
se si incrementano, da subito, gli investimenti
in ricerca e sviluppo tecnologico
per consentire, da una parte,
un ricorso pulito ai combustibili fossili
tradizionali e, dall’altra, un pieno
utilizzo delle fonti rinnovabili disponibili
sul pianeta, a costi competitivi.
Per mantenere viva e concreta la promessa
di un futuro migliore per le
nuove generazioni, il Gruppo ENEL
ha previsto, per il periodo 2011-
2015, investimenti in ricerca e sviluppo
superiori a 800 milioni di euro,
perseguendo l’eccellenza tecnologica,
senza tralasciare l’attenzione alle problematiche
ambientali.
In modo particolare,
la ricetta di ENEL si articola
su cinque punti chiave:
1. sviluppo di tecnologie più efficienti
per la generazione termoelettrica
con zero emissioni di
CO2;
2. utilizzo e diffusione delle energie
rinnovabili e del nucleare;
3. sviluppo e realizzazione di reti
intelligenti (Smart Grid), per la
gestione ottimale dell’energia prodotta
a livello distribuito da fonti
rinnovabili e per la fornitura di
servizi sempre più avanzati verso
i clienti;
4. test e sviluppo di sistemi di accumulo
energetico, per compensare
la discontinuità delle fonti rinnovabili
e garantire la programmabilità
dell’immissione di potenza in
rete;
5. promozione della mobilità elettrica
come strumento essenziale per
la riduzione delle emissioni di gas
serra a livello planetario.
Per il concreto perseguimento di questi
punti il gruppo Enel negli ultimi
anni ha avviato numerosi progetti
innovativi, con la realizzazione di
importanti impianti dimostrativi e
lo sviluppo di aree sperimentali attrezzate,
alcune delle quali uniche al
mondo. Queste attività vengono portate
avanti dall’Area Tecnica Ricerca,
con sede principale in Pisa e centri a
Brindisi e Catania, complessivamente
200 persone, tra laureati e tecnici diplomati.
Di seguito è presentata una
breve descrizione dei progetti di ricerca
più significativi con i quali ENEL
si distingue tra gli operatori elettrici a
livello mondiale.
Generazione termoelettrica a zero
emissioni - Cattura e Sequestro
della CO2 (CCS)
All’interno della centrale termoelettrica
di Brindisi Sud, Enel ha realizzato
il primo impianto italiano pilota
per la cattura e il sequestro della
CO2, per sperimentarne il funzionamento
e procedere quindi alla realizzazione
delle centrali a zero emissioni
del prossimo futuro.
La tecnologia, cosiddetta di cattura
post-combustione consiste, infatti,
in una separazione della CO2 dai gas
di combustione, utilizzando appositi
sorbenti chimici, e nel successivo trasporto
e immagazzinamento in formazioni
geologiche, come giacimenti
di petrolio e gas esauriti o acquiferi salini
profondi. Tali formazioni possono
contenere grandi quantità di CO2
in modo stabile e sicuro nel tempo.
L’impianto dimostrativo di Brindisi
Sud, uno dei più grandi al mondo, è
in grado di trattare 10.000 Nm3/h di
fumi catturando ca. 2.5 ton/h di CO2.
Sulla base del know-how acquisito a
Brindisi Sud, ENEL sta già lavorando
alla realizzazione di un impianto
dimostrativo in piena scala, da integrare
all’interno della nuova centrale
a carbone di Porto Tolle. L’impianto
sarà in grado di trattare circa 800.000
Nm3/h di fumi (250 MWe), catturando
1 Mton/anno di CO2, da
inviare allo stoccaggio in un salino
acquifero profondo in Alto Adriatico.
Il progetto ha ricevuto un finanziamento
di 100 milioni di euro dalla
comunità europea in ambito EERP
(European Economic Recovery Plan).
Utilizzo delle fonti rinnovabili
L’utilizzo delle fonti rinnovabili per la
generazione di energia, oltre a rappresentare
lo strumento ideale per ridurre
le emissioni di gas serra, consente
un libero accesso alle fonti di energia,
sia per i paesi industrializzati che per
quelli in via di sviluppo. ENEL è tra
i leader mondiali nella generazione di
energia da fonti rinnovabili, con oltre
4800 MWe di potenza installata (se si
esclude il grande idroelettrico) [5], e
una produzione di oltre 17 GWh/a.
Il
portafoglio tecnologico è in continua
espansione e copre l’intera gamma
delle fonti rinnovabili: dalla geotermica
all’eolica, dall’idraulica alla solare
passando per l’energia delle onde e
delle correnti di marea.
I progetti di innovazione nel campo
delle rinnovabili sono numerosi.
Primo tra tutti l’impianto solare termodinamico
Archimede, sviluppato
e realizzato in collaborazione con
ENEA, rappresenta il primo esempio
al mondo di centrale solare integrata
con ciclo combinato a gas, che rivoluziona
il concetto di impianti solari
termodinamici con specchi parabolici,
in quanto utilizza per la prima
volta sali fusi ad alta temperatura
(550°C) nel campo solare. Questa innovazione
consente di rendere i cicli
solari termodinamici completamente
eco-compatibili, di aumentarne la sicurezza
di funzionamento, di ridurre
gli investimenti necessari per la loro
realizzazione e di massimizzarne la
flessibilità di esercizio.
Anche nel campo del solare fotovoltaico
numerosi sono i progetti già
realizzati e in corso di svolgimento,
allo scopo di sviluppare sistemi e
componenti a basso costo ed alte prestazioni,
e predisporre metodologie
unificate per la loro caratterizzazione
e qualificazione.
Da ricordare l’investimento
di oltre 300 milioni di euro
che Enel ha deliberato in partnership
con Sharp e STMicroelectronics per
la realizzazione a Catania della più
grande fabbrica italiana di moduli
fotovoltaici a concentrazione. La fabbrica
consentirà di portare nel nostro
Paese una tecnologia di punta che
contribuirà in modo significativo a
rispondere ai nostri bisogni energetici
in modo eco-compatibile.
Sempre a Catania il laboratorio Fotovoltaico
della Ricerca sta testando sul
campo le più promettenti tecnologie
fotovoltaiche disponibili sul mercato,
per individuarne le effettive prestazioni
nel tempo.
La Ricerca coordina
anche il progetto SCOOP, uno tra i
principali programmi di sviluppo nel
campo del solare fotovoltaico a concentrazione,
finanziato in ambito Industria
2015; esso mira alla creazione
di filiere nazionali per lo sviluppo di
tecnologie fotovoltaiche di punta, in
grado di permettere al nostro Paese di
esportare tecnologia in tutta la zona
dell’Europa e del Mediterraneo.
Nel
campo dello sfruttamento dell’energia
geotermica è in corso un importante
progetto per l’utilizzo delle sorgenti a
bassa entalpia (acqua calda a temperatura
inferiore a 180ºC), mediante
la tecnologia dei cicli binari organici,
in aggiunta ai tradizionali impianti
geotermici che usano sorgenti calde
(200-250ºC). L’impianto dimostrativo
che sarà realizzato presso l’area
sperimentale Enel Ricerca di Livorno,
consentirà di provare su scala pilota
(0.5 MWe) una nuova tecnologia a
fluido organico supercritico, caratterizzata
da un’efficienza superiore del
15% rispetto a quella dei sistemi disponibili
in commercio.
Accumulo energetico
Lo sfruttamento delle energie rinnovabili
(energia eolica e fotovoltaica)
comporta il dover utilizzare sorgenti
discontinue, legate all’aleatorietà della
velocità del vento e della radiazione
solare. Questa circostanza risulta fortemente
sfavorevole per una corretta
gestione di un sistema elettrico integrato
su scala nazionale, dove è indispensabile
il coordinamento puntuale
tra la produzione ed il carico.
Per questi motivi ENEL sta sviluppando
uno specifico progetto di ricerca
e sviluppo per l’analisi e il test dei
sistemi di accumulo elettrochimico
avanzati e lo studio della loro integrazione
con i sistemi di generazione da
rinnovabile.
Saranno testate tutte le tecnologie
più promettenti disponibili commercialmente
o in fase di sviluppo prototipale,
in parte presso l’area sperimentale
Enel Ricerca di Livorno, in
parte all’interno della rete elettrica di
Endesa nelle Isole Canarie.
Per quanto riguarda l’idrogeno, che,
pur avendo bisogno di importanti
sviluppi per raggiungere la competitività,
presenta potenzialità di interesse
per lo stoccaggio energetico, Enel ha
realizzato una stazione sperimentale
all’interno della centrale termoelettrica di Fusina, nell’ambito di uno specifico
progetto di ricerca, finanziato dal
Ministero dell’Ambiente e dalla Regione
Veneto.
Smart Grid
La rete elettrica nazionale storicamente
nasce per raccogliere grandi
quantità di energia dalle centrali di
produzione e distribuirle a un gran
numero di clienti-consumatori. Essa
prevede: controllo centralizzato, flussi
di potenze unidirezionali e reti passive.
Questa concezione della rete è
ormai in fase di superamento: non
solo più linee, interruttori, trasformatori,
ma anche elettronica, informatica
e comunicazione che vanno ad
aggiungersi ad essa. La rete elettrica
del futuro non sarà più solo un canale
per trasmettere e distribuire energia
elettrica, dalle grandi centrali ai clienti
finali, ma una rete comune “intelligente”,
ovvero una “Smart Grid”, in
grado di fare interagire produttori e
consumatori, di determinare in anticipo
le richieste di consumo e di adattare
con flessibilità la produzione e il
consumo di energia elettrica.
La rete di distribuzione di ENEL è
da considerarsi tra le più evolute nel
contesto europeo.
Questo grazie a
due aspetti principali che la rendono
la più vicina del continente al concetto
di Smart Grid:
• automazione della rete di distribuzione
avanzata, con circa il 25%
delle cabine secondarie (100.000
su 425.000 totali) telecontrollate
e dotate di strumentazione e dispositivi
di automazione;
• tutte le utenze connesse con contatore
elettronico: 31 milioni di contatori
elettronici su un totale di 36
clienti totali nazionali, un primato
di innovazione assoluto di Enel
(sono inoltre previste 15 milioni di
installazioni anche in Spagna).
Una rete veramente Smart richiederà
anni per essere realizzata.
È necessario
lavorare su:
• una sempre crescente capacità
di integrare e gestire la nuova
generazione distribuita;
• un sempre maggiore supporto
al coinvolgimento del cliente
finale alle dinamiche del mercato
elettrico.
In questo campo ENEL, attraverso
Enel Distribuzione e con il supporto
della Ricerca, è leader del progetto
di ricerca europea ADDRESS. Il
progetto, che vede la partecipazione
delle principali utilities e centri di
ricerca europei ed è finanziato dalla
Commissione Europea, analizza le
tecnologie ed i meccanismi economici
necessari per l’implementazione di
strategie di gestione attiva della domanda,
in un contesto di forte penetrazione
di generazione distribuita da
fonti rinnovabili. L’ambito considerato
è quello della utenza residenziale o
piccolo commerciale.
La Ricerca, oltre a supportare Enel
Distribuzione, sta dedicando particolare
attenzione allo sviluppo di soluzioni
innovative per l’integrazione
della generazione da fonti rinnovabili
in distretti energetici locali di tipo
terziario o industriale, implementando
strategie di gestione ottimizzata e
di eventuale fornitura di servizi alla
rete, attivando così una struttura integrata
di tipo Smart Grid.
Un incremento delle funzionalità di
controllo e dei margini di riserva, ottenuto
anche attraverso l’utilizzo di
accumuli energetici localizzati e una
gestione coordinata dei carichi, può
infatti migliorare la partecipazione al
mercato elettrico della produzione da
fonte rinnovabile e può essere valorizzato
anche con la fornitura di servizi
alla rete di distribuzione.
Attraverso la sua Ricerca e l’attitudine
all’innovazione di tutte le sue divisioni
operative, ENEL dimostra un costante
orientamento al futuro e si propone
di migliorare la sua attenzione all’ambiente
attraverso lo sviluppo di soluzioni
tecnologiche innovative, sempre
più diversificate ed efficienti, che
consentono di migliorare la qualità
della vita di tutti i cittadini.
Bibliografia
1. International Energy Agency (IEA), Key
World Energy. Statistics 2010. www.
iea.org/textbase/nppdf/free/2010/key_
stats_2010.pdf
2. IPCC- Intergovernmental Panel on Climate
Change Contribution of Working
Group I-IV to the Fourth Assessment
Report of the Intergovernmental Panel
on Climate Change, 2007. http://www.
ipcc.ch/publications_and_data/publications_
and_data_reports.shtml#1
3. ENEA, LE FONTI RINNOVABILI
2010 Ricerca e innovazione per un
futuro low-carbon, a cura di: Carlo
Manna e Andrea Fidanza, http://www.enea.it/produzione_scientifica/volumi/
V2010_07-FontiRinnovabili2010.html
4. Società italiana di Fisica, Energia in Italia:
problemi e prospettive (1990-2020)
www.sif.it/SIF/resources/public/files/
LibroBianco.pdf
5. Enel. 2009 Rapporto Ambientale.
http://www.enel.com/it-IT/sustainability/
environment/environmental_reporting/
environmental_report/