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Copertina della rivista

Immagine: Popolazioni africane con giare per l'acqua

 

Portiamo l'acqua a chi non ce l'ha

Oggi nel mondo 1,6 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2,6 miliardi a servizi igienico-sanitari di base. Ogni anno 1,8 milioni di persone muoiono per le malattie connesse all’utilizzo di acqua stagnante. Siamo di fronte a un “silenzioso genocidio” che si perpetua nell’indifferenza della comunità internazionale. Una situazione intollerabile causata da una politica mondiale imposta dalle imprese multinazionali e da precise responsabilità e scarsa volontà politica dei Governi.





Sono passati ventisei anni (1982) da quando, sulla scia dell’evoluzione della cooperazione, è iniziato il cammino del Cipsi – Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale – quale “strumento di coordinamento e di servizio fra organismi di cooperazione internazionale”. In particolare, l’impegno del Cipsi è stato sempre quello di sostenere e coordinare iniziative di solidarietà verso i Paesi e le persone più misere del pianeta, attraverso l’azione svolta dalle associazioni coordinate.

Oggi il Cipsi raggruppa 44 associazioni di solidarietà internazionale che perseguono obiettivi di cooperazione internazionale e che hanno liberamente scelto di condividere le loro ricchezze in un cammino comune. Il Cipsi è presente in oltre 60 paesi di Africa, Asia, America latina ed Europa dell’Est, con oltre 200 “iniziative concrete di partenariato” per migliorare le condizioni di vita e salvaguardare i diritti delle popolazioni dei Paesi impoveriti. I beneficiari sono oltre sei milioni di persone, in particolare donne e bambini. In Italia coinvolge oltre 150.000 persone, ed è presente in venti regioni. In Italia svolge iniziative di sensibilizzazione, cultura e formazione, soprattutto ha realizzato diverse campagne nazionali e internazionali, legate all’attualità e al futuro del pianeta (l’acqua come diritto di tutti; l’Africa “che c’è” come continente da cui imparare; il microcredito come strumento di vita, ecc.) e da ben diciannove anni pubblica la rivista “Solidarietà internazionale”: fatti, notizie e cose dal mondo.


Acqua bene comune
In particolare, durante gli anni si è impegnato in attività di sensibilizzazione e di educazione riguardanti la tematica “acqua”. Infatti, l’accesso all’acqua è un elemento costitutivo della vita, rappresenta la “sacralità della vita” di ogni essere vivente ed è quindi necessario al più presto che l’acqua sia riconosciuta come un diritto umano, inalienabile. Così, fin dal 1997, il Cipsi ha promosso insieme al Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’Acqua “Acqua Bene Comune dell’Umanità”, una campagna nazionale di sensibilizzazione che si è poi conclusa con una raccolta di firme per sottoscrivere un Manifesto dell’Acqua, contenente i principi fondamentali per una politica solidale dell’acqua a livello “locale” e mondiale.

Successivamente nel 2003 il Cipsi ha lanciato “Acqua per tutti”, in collaborazione con Wwf Italia e Legambiente. Tra gli obiettivi della Campagna: la promozione della difesa dell’Acqua come “Bene comune dell’umanità”, per il diritto all’accesso all’acqua per tutti e la tutela ambientale della risorsa; la sensibilizzazione verso comportamenti responsabili da parte delle istituzioni, del mondo produttivo e dei singoli cittadini, da realizzare attraverso azioni di informazione con l’organizzazione di convegni, seminari tematici, e di tipo educativo-culturale anche nelle scuole.

Poi, dal 2006 il Cipsi sta promuovendo - in collaborazione con il Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sull’Acqua, il Cevi e altre associazioni - la campagna “Portatori d’Acqua” che si propone il riconoscimento dell’acqua come diritto di tutti, bene comune e patrimonio dell’umanità. E’ stato attivato un processo di partecipazione da parte di cittadini, istituzioni ed enti locali disponibili ad impegnarsi a difesa dell’acqua, attraverso una serie di comportamenti individuali e collettivi, sia a livello di persone singole che di istituzioni. Individualmente o come cittadino organizzato, ognuno può diventare un Portatore d’acqua. Ciò significa impegnarsi a mettere in atto comportamenti responsabili rispetto agli usi dell’acqua e sul piano della solidarietà.

Oggi nel mondo 1,6 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e 2,6 miliardi a servizi igienico-sanitari di base. Ogni anno 1,8 milioni di persone muoiono per le malattie connesse all’utilizzo di acqua stagnante. Rappresentano 4.900 bambini al giorno, in soli otto mesi morirebbero tutti i bambini d’Italia. Siamo di fronte a un “silenzioso genocidio” che si perpetua nell’indifferenza della comunità internazionale. Una situazione intollerabile causata da una politica mondiale imposta dalle imprese multinazionali e da precise responsabilità e scarsa volontà politica dei Governi.


Libera l’Acqua”
graficaPer contrastare questa situazione di mancanza d’acqua potabile nei Paesi impoveriti, proprio lo scorso novembre il Cipsi e le sue associazioni hanno lanciato la Campagna triennale “Libera l’Acqua” di sensibilizzazione, informazione e raccolta fondi per finanziare 14 progetti in territori afflitti dalla miseria. Gli interventi consentiranno l’accesso all’acqua potabile e la tutela sanitaria e ambientale a oltre 400 mila persone di fasce sociali marginali e particolarmente vulnerabili di 13 paesi di Africa (Camerun, Eritrea, Etiopia, Mozambico, Repubblica Democratica del Congo, Uganda), Asia (Cambogia, Palestina, Sri Lanka) e America latina (Argentina, Brasile, El Salvador, Haiti). Sono iniziative concrete di partenariato che garantiranno il diritto concreto all’acqua potabile, portandola nelle scuole, nei centri di salute, nei villaggi, con particolare attenzione alla protezione delle risorse idriche, alla formazione, agli aspetti sanitari, igienici, ambientali, e di depurazione delle acque. Il costo complessivo dei progetti è di 1.058.698 euro, mentre l’importo da finanziare con la presente Campagna è di 241.039 euro.

Le finalità principali della Campagna “Libera l’Acqua” sono di: promuovere una nuova politica a difesa dell’acqua come “bene comune dell’umanità” e come “diritto inalienabile”; sensibilizzare a comportamenti responsabili da parte dei cittadini, delle istituzioni, del mondo produttivo e delle associazioni del terzo settore; e finanziare progetti per una corretta gestione solidale ed eco-compatibile della risorsa acqua nel mondo.

A questo impegno si è unita la voce dell’artista Ron che è diventato sostenitore in prima persona del diritto all’acqua, ossia testimonial della Campagna. L’incontro con Ron è stato prima di tutto l’incontro con Rosalino, un amico, una persona, prima che un’artista. Ringrazio Ron per la sua responsabilità e per l’impegno concreto a far riconoscere l’acqua come diritto umano, bene comune e patrimonio universale dell’umanità. Questo è un grande contributo che la musica, la canzone, l’arte possono dare: far riflettere su cose che a volte appaiono scontate, di cui spesso non abbiamo consapevolezza della loro importanza, come l’acqua.

Il tour musicale di Ron ha portato il nuovo brano inedito “La canzone dell’acqua”, insieme alle canzoni che hanno segnato la sua vita musicale e non, in giro per l’Italia nei mesi di novembre e dicembre 2007, insieme al nuovo cd e al primo cd-dvd della sua vita.

Il Cipsi e le Ong associate, con la partecipazione di Ron, hanno organizzato per tutta la durata del tour e nelle città dove si sono tenuti i concerti, iniziative educative e di sensibilizzazione con incontri nelle scuole e nelle università, sull’Acqua bene comune. Inoltre, il Cipsi è stato presente con propri banchetti informativi in tutti i teatri dove si sono svolti i concerti, ed è stata di stribuita la rivista mensile “Solidarietà internazionale”, con un’intervista all’artista Ron.

“Portiamo l’acqua a chi non ce l’ha. L’acqua è di tutti”. Impegniamoci insieme perché lo sia davvero, soprattutto per le popolazioni dei Paesi impoveriti del Sud del mondo.

Dunque, nonostante siano passati ventisei anni dalla nascita del Cipsi, l’obiettivo non è cambiato: lavorare insieme, in coordinamento, per far vincere la solidarietà in Italia e nel mondo. Un obiettivo del passato, del presente e del futuro ed è una sfida nell’interesse dei popoli impoveriti del Sud del mondo.