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Copertina della rivista

grafica: popolazioni africane

 

L'oro blu

ha molti significati nascosti, che solo in Africa, proprio a causa della sua mancanza, si fanno evidenti: accesso all’acqua significa salute, pace, rispetto dell’ambiente, armonia sociale e familiare, ricchezza e sviluppo.







Nel mondo oltre un miliardo di persone non ha accesso all’acqua pulita e 2 milioni di bambini muoiono ogni anno a causa di malattie provocate dall’acqua sporca.
Spesso lo dimentichiamo, ma nell’acqua contaminata si nascondono le peggiori minacce alla salute mondiale: malaria, colera, gravi infezioni agli occhi, diarrea. L’ oro blu ha molti significati nascosti, che solo in Africa, proprio a causa della sua mancanza, si fanno evidenti: accesso all’acqua significa salute, pace, rispetto dell’ambiente, armonia sociale e familiare, ricchezza e sviluppo.
L’acqua è vita ed è per questo che AMREF, ormai da 50 anni, è impegnata in Africa a portare acqua pulita e salute alle popolazioni che ne hanno bisogno. Tra gli “Obiettivi del millennio” fissati dalle Nazioni Unite, il settimo prevede di dimezzare entro il 2015 il numero delle persone che nel mondo non hanno accesso all’acqua pulita.
AMREF contribuisce alla realizzazione di questo difficile obiettivo attraverso diversi progetti idrici dislocati nei paesi dell’Africa Orientale. Gli interventi di AMREF vanno dalla costruzione e manutenzione di pozzi alla realizzazione di acquedotti, dalla costruzione di cisterne alla formazione del personale tecnico locale e della comunità beneficiaria, attraverso programmi di educazione igienico-sanitaria. L’obiettivo è aumentare in modo sostenibile l’accesso ad acqua potabile e alle strutture igienico-sanitarie, in modo da migliorare la salute, la qualità della vita e le capacità di sviluppo delle comunità beneficiarie, soprattutto dei bambini.

©AMREF/Nico Marziali
©AMREF/Nico Marziali

Alcuni dati per capire l’importanza di questi interventi. Nell’anno 2006-2007 i nostri esperti hanno registrato l’aumento del 10% dell’accesso all’acqua pulita in un raggio di 2km nell’area del progetto; è aumentato del 16% l’accesso e l’utilizzo di latrine da parte delle famiglie che vivono nell’area del progetto; si è ridotta dell’8% l’incidenza delle malattie derivanti da acqua sporca e povere pratiche igieniche; è aumentato del 10% l’accesso ad una sanità adeguata; è aumentata la frequenza scolastica degli alunni delle scuole primarie e la produzione di cibo come risultato dell’utilizzo dell’acqua del pozzo per coltivare le piante.

Se in Africa l’acqua è considerata davvero un bene prezioso e fonte imprescindibile di vita, nel Nord del mondo, invece, il comportamento quotidiano verso questa risorsa continua all’insegna dello spreco, nonostante i dati allarmanti sui cambiamenti climatici.
Solo in Italia consumiamo ogni giorno una media di 300 litri d’acqua a testa, 15 volte la quantità a disposizione di un contadino africano.

Per questo motivo ogni anno in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, il 22 marzo, AMREF lancia una campagna di sensibilizzazione rivolta agli italiani per riconsiderare la preziosità dell’acqua, limitare gli sprechi con un comportamento acqua-sostenibile, con il pensiero rivolto anche all’Africa e a chi l’acqua, purtroppo, non ce l’ha.

Quest’anno AMREF rinnova la sua campagna Spreco Meno Subito perchè, volta a sensibilizzare gli italiani sul risparmio idrico e a raccogliere fondi da destinare ai progetti idrici in Kenya, recentemente colpito dalla crisi politica che ha peggiorato le condizioni di vita della popolazione. L’obiettivo è portare acqua e salute a 1 milione di persone!

©AMREF/Nico Marziali
©AMREF/Nico Marziali

Un obiettivo sicuramente ambizioso, ma la storia di AMREF racconta che a volte anche i sogni più impossibili si possono realizzare. La nostra associazione è stata fondata nel 1957 a Nairobi da tre medici bianchi con la passione per il volo. Dal programma dei Flying Doctors, in 50 anni AMREF si è trasformata in un’organizzazione internazionale, un fondamentale punto di riferimento per la salute e lo sviluppo in Africa Orientale. L’unicità di AMREF risiede nel suo essere un’organizzazione pienamente “africana”, che impiega oltre 800 persone e gestisce 140 progetti di sviluppo in 22 paesi africani. Il 97% del personale impiegato è africano, quasi tutti i progetti fanno capo ad esperti locali, medici, ingegneri idrici, assistenti sociali in gran parte provenienti dalle stesse comunità disagiate che beneficiano dei programmi di sviluppo. "Aiutare l'Africa a non aver più bisogno di aiuto" è ciò che motiva il nostro lavoro.

Speriamo diventi lo stimolo per tanti italiani che vorranno sostenere le nostre iniziative.


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