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Editoriale

Per la globalizzazione dei diritti Di Luigi Angeletti

Dalla disabilità alla diversa abilità

La parola alle Strutture Sanitarie

La parola alle Associazioni

La parola alle Aziende

Spazio Riabilitazione

La parola ai Medici

Premio Sapio per la Ricerca Italiana 2004

Conosciamo...



 

Questo spazio è dedicato alle esperienze di imprese che pensano e realizzano soluzioni rivolte a chi ha un limite, limite che può essere superato attraverso idee e strumenti innovativi e mirati. Loro hanno scelto di fare la propria parte per favorire la qualità della vita, per promuovere l’affermazione delle pari opportunità. In questo numero presentiamo due grandi realtà: IBM, che sviluppa soluzioni innovative per diffondere l’utilizzo da parte delle persone disabili delle tecnologie informatiche e telematiche, e FIAT che attraverso il programma Autonomy, realizza servizi e mezzi di trasporto individuali e collettivi destinati a chi ha ridotte capacità motorie per favorire l’avvicinamento dei disabili all’automobile.
La Fondazione IBM Italia
L’azienda informatica IBM mette a disposizione le proprie competenze nel campo delle ICT e si impegna a sviluppare progetti il cui obiettivo è quello di facilitare per tutti l’accesso e l’uso delle nuove tecnologie. Lo fa attraverso la Fondazione IBM Italia che ha il compito di sperimentare soluzioni innovative per diffondere l’utilizzo da parte delle persone disabili delle tecnologie informatiche e telematiche nell'ambito della scuola, della cultura, del lavoro. E per promuovere l’integrazione dei disabili all’interno del mondo del lavoro ha messo a punto un documento in cui vengono fornite alle aziende alcune semplici ma efficaci indicazioni pratiche per la valorizzazione della risorsa rappresentata dalle persone con diversa abilità.
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AUTONOMY programma per la mobilità
La libertà di movimento è un diritto civile fondamentale. Ma fare in modo che la mobilità diventi effettivamente una dimensione di vita per chiunque, indipendentemente dal suo stato fisico o anagrafico, è una conquista faticosa. Non bastano mezzi, infrastrutture, leggi. Occorre qualche cosa in più, occorre un salto di mentalità e di cultura in tutta la collettività. Il ruolo delle imprese in questo contesto può essere davvero importante; su questa linea opera anche il Gruppo Fiat che da oltre otto anni, attraverso il programma Autonomy, realizza servizi e mezzi di trasporto individuali e collettivi destinati a chi ha ridotte capacità motorie e per favorire l’avvicinamento dei disabili all’automobile. Nella convinzione che garantire la mobilità a tutti sia non solo un grande obiettivo morale e civile, un traguardo al quale l’intera comunità deve puntare, ma anche un fondamentale presupposto per lo sviluppo economico e culturale della società moderna.
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