Grazie all’iniziativa di solidarietà
‘Tutti per Nino’, voluta
dall’Associazione Viva la Vita e
da Erminia Manfredi, vinta una
grande sfida per il miglioramento
della vita dei malati.
Per i malati di Sla-Sclerosi Laterale
Amiotrofica, ogni trasporto, sia pure
per una visita di controllo, è un
trauma. Un problema che si fa pesante
soprattutto negli stadi più avanzati
della malattia, quando si vive attraverso
la respirazione artificiale, ci si nutre
con la Peg, e si parla utilizzando
comunicatori vocali comandati con il
movimento degli occhi.
Alcune Asl, consapevoli di queste
difficoltà, si sono attrezzate per
compiere a domicilio molte delle
visite di controllo indispensabili, ma si
tratta ancora di una minoranza. Ai
malati che fino ad oggi non potevano
beneficiare di questo servizio ha
pensato l’Associazione Viva la Vita
onlus (www.vivalavita.org) attraverso
il progetto ‘L’Ospedale a domicilio’,
che proprio a giugno, grazie a una
grande iniziativa di solidarietà, è
diventato realtà.
Il progetto, che avrà per ora la durata
di un anno, prevedeva l’acquisto di
alcuni beni strumentali portatili
necessari per compiere le visite
specialistiche a domicilio - nello
specifico un emogasanalizzatore, un
ecocolordoppler e un apparecchio
radiologico portatile - e il pagamento
delle prestazioni di alcuni specialisti.
Un progetto che prevedeva un notevole
impegno, non solo dal punto di
vista organizzativo ma anche da
quello economico, con un budget
necessario di circa 98.000 euro.
Qui è intervenuta l’idea e la
solidarietà di Erminia Manfredi,
moglie di Nino e testimonial
dell’associazione, che per sostenere il
progetto ha voluto organizzare un
grande evento.
È nato così ‘Tutti per
Nino’ partita di Calcio tra Nazionale
Italiana Cantanti e Rappresentativa
Italiana Attori, che si è svolta lo scorso
6 giugno allo stadio Matusa di
Frosinone, terra natale di Nino
Manfredi. L’evento è stato l’occasione per ricordare l’attore – scomparso
esattamente il 4 giugno del 2004,
dopo un lungo anno di malattia – e
contemporaneamente per compiere
un grande gesto di solidarietà.
L’incasso della partita, sia quello
dovuto alla vendita di oltre 3.500
biglietti sia alla generosità degli
sponsor – è stato interamente
devoluto all’Associazione Viva la Vita
la quale, con questi fondi, ha potuto
concretamente dare il via all’Ospedale
a domicilio, le cui prime visite si sono
svolte già nella seconda metà del mese
di giugno.
Sul campo dello stadio la solidarietà è
stata tangibile, per la partecipazione di
tanti spettatori, per i tanti sponsor che
non hanno voluto far mancare il loro
nome, e naturalmente, per la
massiccia presenza di personaggi del
mondo dello spettacolo. In campo e
tra gli ospiti tanti nomi noti: Enrico
Ruggeri, Luca Barbarossa, Mogol,
Paolo Belli, Marco Masini, Giulio
Scarpati, Kaspar Capparoni, Paolo
Vallesi, Ray Lovelock, Pietro
Sermonti, Daniele Pecci, Enzo De
Caro, Cesare Bocci, Sal Da Vinci,
Paolo Conticini, Matteo Garrone,
Gigi D’Alessio, Danilo Brugia, Valerio
Mastandrea, Elio Germano,
Massimiliano Benvenuto, Carlo
Verdone, Sabrina Impacciatore, Joe Di
Tonno, Francesca Reggiani, Ninetto
Davoli, Luca Lionello e Leo Gullotta.
Non è mancata nemmeno la
solidarietà delle istituzioni; l’evento ha
avuto infatti il patrocinio della
Regione Lazio, della Provincia e del
Comune di Frosinone.
Solidarietà al
progetto è stata espressa anche dal
vicesindaco di Roma, Mauro Cutrufo,
intervenuto alla conferenza stampa di
presentazione dell’evento, il 4 giugno,
in Campidoglio. “Nino Manfredi – ha
detto il vicesindaco - è stato uno dei
grandi interpreti del nostro cinema, un attore che con i suoi personaggi ha
accompagnato gli anni della mia e
della nostra gioventù. Una partita per
ricordarlo è un’iniziativa lodevole per
due fattori.
Lo sport è sinonimo di
vita sana, amicizia, competizione leale
e con la solidarietà formano un
binomio perfetto. Migliorare la vita
dei malati è un dovere di tutti e
manifestazioni come questa, dove si
mette in gioco chi dalla vita ha avuto
tanto, devono essere esempio per tutti.
Agli organizzatori, alla signora
Manfredi va il mio augurio più
sincero per la battaglia intrapresa”.
Battaglia che può dirsi vinta, poiché le
visite diagnostiche sono cominciate ad
appena 15 giorni dall’evento. “Grazie
alla solidarietà – dice Mauro Pichezzi,
presidente dell’Associazione Viva la
Vita – è stata vinta questa grande
sfida, ma la ‘guerra’ per migliorare le
condizioni dei malati di Sla non può
certo dirsi conclusa, sono tanti gli
obiettivi ancora da raggiungere.
Penso, ad esempio, alla difficoltà con
cui i malati, ancora oggi, riescono ad
avere i comunicatori vocali,
indispensabili per farsi capire. Penso
anche a quanto c’è ancora da fare nel
determinare adeguati percorsi
assistenziali o per velocizzare le
pratiche burocratiche che in Italia
sanno spesso essere lente e
scoraggianti. L’augurio è che, con
l’aiuto di Erminia e di tutte le persone
che ci hanno sostenuto in questo
grande evento, si riesca a dare vita a
nuove iniziative a favore di questi
malati”.