Dal
1994, anno della fondazione, a oggi, Emergency è cresciuta
nella convinzione che solo ospedali rispettosi della persona
umana e dei suoi diritti siano in grado di assolvere in
pieno il proprio compito: quello di essere luoghi davvero
“ospitali” dove si praticano rapporti umani basati sulla
solidarietà e sul rispetto reciproco. Di fronte alla guerra,
ci è sembrato sensato non limitarci all’assistenza chirurgica
ai feriti, ma proporre la pratica dei diritti in campo
sanitario.
Nel nostro lavoro, vorremmo vedere realizzato il diritto
ad essere curato per chi è ferito e per chi è ammalato:
sentiamo come nostro dovere quello di fornire assistenza
sanitaria di alto livello e gratuita. Perché i diritti
non solo non hanno prezzo, ma non si possono pagare: i
diritti sono dovuti, per questo devono essere gratuiti.
E uguali per tutti.
Non vogliamo una sanità per i ricchi del nord del mondo
– evoluta, sofisticata, tecnologica – e una sanità di
scarto per i poveri, per i Paesi più disperati dove raramente
si vive fino a quarant’anni, e dove si possono curare
– a volte - solo diarree e polmoniti. Ecco perché abbiamo
disegnato un grande progetto, un centro di chirurgia cardiaca
a Khartoum, in Sudan. Un Centro di eccellenza, di altissima
tecnologia, dove si possa eseguire tutta la cardiochirurgia
per bambini e per adulti.
Un centro gratuito a disposizione anche dei Paesi confinanti,
dove i pazienti verranno diagnosticati in appositi ambulatori
e trasferiti a Khartoum per l’intervento chirurgico. Un
progetto complesso e difficile, ma anche un cammino stimolante,
perché contiene semi di pace: mostrare che riconosciamo
ai cittadini di quei Paesi gli stessi diritti che pretendiamo
per noi stessi, che vogliamo condividere i benefici della
scienza medica, che non riserviamo loro solo una “medicina”
di seconda scelta.
Un progetto dove il ritrovarsi tra pazienti e sanitari
di etnie e culture diverse possa essere un segnale di
collaborazione e di solidarietà. Per questo il Centro
di Cardiochirurgia di Khartoum si chiama Salam, che vuol
dire pace.
Gino Strada
chirurgo di guerra, fondatore di Emergency |
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A cura di:
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Gino Strada
chirurgo di guerra, fondatore di Emergency
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