OLTRE IL LIMITE
Etica e ricerca.
Se ne è discusso tanto, è stata chiesta l’opinione dei
cittadini attraverso la proposta di referendum su temi
di grande complessità, se ne continua a discutere. In
Italia oggi non è concesso l’utilizzo delle cellule
staminali embrionali per finalità di ricerca e non è
nemmeno possibile conservare il sangue del cordone ombelicale
per uso autologo.
Ci sono cose che non sono permesse per legge, ma mentre
i si e i no continuano a confrontarsi, la ricerca va
avanti.
E’ questa l’ottica con la
quale abbiamo costruito questo numero di “D.A.”: presentiamo
opinioni, dati, informazioni su ciò che oggi sta avvenendo
nel nostro Paese, per poterne sapere di più. Durante i
tempi tecnici di realizzazione della copia che state leggendo,
qualcosa potrebbe essere cambiato, potrebbero essere state
approvate proposte di legge su temi fondamentali, ma è
meglio così: significa che c’è un fermento positivo per
l’emergere di nuove idee, ci auguriamo a vantaggio della
ricerca scientifica, l’unica che può consentire a noi
e alle generazioni che verranno di poter affrontare “limiti”
oggi invalicabili.
Presentiamo alcune esperienze che riguardano l’utilizzo
delle cellule staminali: il Laboratorio interdisciplinare
sulle cellule staminali e terapie cellulari presso l’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Roma, la rigenerazione parodontale
e ossea mediante cellule staminali che si sta sperimentando
presso la Clinica Odontoiatrica della Facoltà di Medicina
e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca
e dell’Ospedale San Gerardo di Monza, le esperienze di
trapianto di cellule staminali ematopoietiche autologhe
in pazienti affetti da sclerosi multipla. Molti vip hanno
reso nota la loro scelta di conservare il sangue del cordone
ombelicale presso banche straniere, per poter utilizzare
le cellule staminali in futuro, qualora i loro figli ne
avessero necessità.
Facciamo allora il punto con l’Associazione Italiana Donatrici
di Sangue del Cordone Ombelicale sulla situazione attuale
in Italia; e di donazione continuiamo a parlare con il
Centro Nazionale Trapianti dal quale apprendiamo, con
soddisfazione, che il nostro Paese è al primo posto in
Europa per la qualità degli interventi di trapianto di
organi. Siamo primi in Europa nel trapianto di tessuti
e cellule staminali emopoietiche, nel trapianto di intestino,
multiviscerale, nel programma di split e secondi nel programma
di trapianto di pazienti HIV.
Traguardi importanti, che vale la pena evidenziare, perché
sono conquiste che testimoniano come la cultura della
donazione e l’attenzione alla qualità siano radicate nel
nostro Paese. Poi, sentiamo il parere controcorrente di
Giovanni Boniolo docente presso la Facoltà di Filosofia
dell’Università di Padova, sull’utilizzo di termini come
diversa- abilità: siamo sicuri che sia positivo adottare
giri di parole per descrivere la realtà del “limite”?
Le ipocrisie linguistiche sono inutili ed inefficaci…Uno
spunto per riflettere.
Vogliamo poi dare spazio a Emergency e al Centro di cardiochirurgia
di Khartoum in Sudan, dove i malati potranno essere operati
gratuitamente da un’equipe altamente specializzata. Tutto
questo e molto altro in questo numero di “D.A.”, che ci
auguriamo possa essere ancora un contributo alla riflessione
e all’azione su temi fondamentali, che hanno a che fare
con il concetto di “limite”. Il limite che ci appartiene.