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La talassemia, nella sua forma omozigote, è la più diffusa malattia genetica nel mondo: solo in Italia vivono ottomila bambini talassemici. Dal 1981 sono stati trapiantati, prima a Pesaro presso il Centro di Trapianti di Midollo Osseo, e poi a Roma e in numerosi altri Centri nazionali ed internazionali, centinaia di bambini affetti da malattie ematologiche, di cui il 65% bambini talassemici. L'80% sono oggi a casa guariti dalla malattia.
La Fondazione Berloni venne costituita nel 1985 con l’intento di creare una struttura in grado di rappresentare un reale punto di riferimento nella lotta contro la talassemia, grazie alla promozione di studi e ricerche di carattere scientifico, al fine di individuare, un giorno che si è poi dimostrato non troppo lontano, nuovi metodi di cura radicale di questa malattia, di sconfiggerla e di allargare gli orizzonti della ricerca anche ad altre malattie genetiche. Il Centro di Trapianti di Midollo Osseo all'epoca diretto dal professor Guido Lucarelli, era ben noto nell’ambito della comunità scientifica internazionale grazie alla pluriennale e fruttuosa attività trapiantistica nel campo dell’ematologia, ma si sentì l'esigenza di comunicare al grande pubblico l'esistenza di questa realtà e di adoperarsi per sostenerla e allargarla oltre i confini della piccola città di Pesaro.
Nel corso degli anni questo ed altri obiettivi sono stati raggiunti: lo sforzo della Fondazione Berloni ha contribuito alla costruzione dell'I.M.E. - Istituto Mediterraneo di Ematologia - con la creazione del Centro Internazionale dei trapianti nella Talessemia e nelle Sickle Cell Amenia (con sede a Roma presso il PTV (Policlinico dell’Università di Tor Vergata), ancora guidato e diretto dal professor Guido Lucarelli quale direttore scientifico.


TRAPIANTI DI MIDOLLO OSSEO
I fondi devoluti alla Fondazione Berloni vengono destinati al finanziamento di progetti di ricerca condivisi dalla fondazione IME - Istituto Me diterraneo di Ematologia, diretto dal professor Guido Lucarelli - che, nello sviluppo dei programmi di ricerca clinico-scientifica contro la talassemia, occupa oggigiorno una posizione di leadership internazionale. Il Centro di Trapianti di Midollo Osseo, che opera attualmente presso la Fondazione IME a Roma, è stato riconosciuto dal Ministero della Salute "Centro ad alta specializzazione" e rientra nei progetti di pace sostenuti dal Governo italiano grazie all’impegno economico di anni e anni della Fondazione Berloni.
La talassemia nella sua forma omozigote è la più diffusa malattia genetica nel mondo: nella sola area mediterranea e mediorientale vivono duecentomila bambini talassemici, in Italia ve ne sono ottomila. La loro sopravvivenza è legata alla possibilità di essere trasfusi, dall’età di 3/6 mesi, ogni 15 giorni circa e di ricevere, ogni giorno, per 12 ore continue, una infusione sottocutanea di Desferrioxamina. Solo così si può compensare la grave anemia e sottrarre parte del ferro immesso con le trasfusioni. La mortalità durante i primi dieci anni è del 5%, nel secondo decennio di vita è tra il 5% ed il 10%, dopo i vent'anni raggiunge e supera il 50%.
Questa popolazione di bambini talassemici e le loro famiglie sono vissute nel buio più totale per quanto riguarda la possibilità di guarire, fino al dicembre del 1981. Da allora, resistendo ad ogni critica, sopravvivendo moralmente alle prime morti, abbattendo barriere biologiche considerate insormontabili, con l'aiuto della gente, sono stati trapiantati prima a Pesaro, presso il Centro di Trapianti di Midollo Osseo, e poi a Roma e in numerosi altri Centri nazionali ed internazionali, centinaia di bambini affetti da malattie ematologiche, di cui il 65% bambini talassemici. L'80% sono oggi a casa guariti dalla malattia.
Oltre ai bambini provenienti dalla Sardegna, dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Lombardia, dal Piemonte e da tutte le altre regioni italiane, sono stati trapiantati bambini iraniani, indiani, palestinesi, iracheni, egiziani e dei Paesi Arabi e di tutte le altre nazioni tra cui Stati Uniti, Russia, Romania, Argentina, Sud Africa, Tobago, Cina.
L'impatto di questa scoperta italiana sulla comunità scientifica internazionale è stato enorme, ma ancora più importante è la luce che si è aperta in seno alle famiglie dei bambini talassemici. I risultati ottenuti dall'International Center for Transplantation in Thalassemia vengono trasferiti a Cliniche universitarie ed Ospedali italiani e stranieri, impegnati nella cura della talassemia secondo il protocollo di trapianto ormai conosciuto come "Protocollo di Pesaro". Poiché attualmente le richieste da parte di medici, provenienti dalle aree a maggior incidenza di talassemia, per effettuare trainings clinico-scientifici sono in costante aumento, sono stati attivati degli scambi a livello internazionale. A questo scopo, tramite il Ministero degli Esteri, sono stati stabiliti dei programmi di cooperazione scientifica e didattica con alcuni paesi del Mediterraneo quali l'Iran, Egitto, Palestina, Iraq, Libano, Tunisia, Marocco, per potere realizzare in questi paesi Centri di trapianto di Midollo Osseo autonomi con una serie di collaborazioni fra Governo italiano attraverso l'IME e la Fondazione Berloni per la lotta contro la Talessemia.



LA TALASSEMIA
La Talassemia è una malattia originariamente diffusa tra le popolazioni del bacino mediterraneo, del Sud-Est asiatico e di alcuni paesi dell’Africa equatoriale. Tuttavia, in seguito ai consistenti movimenti migratori verificatisi a livello planetario, è attualmente presente in quasi tutte le regioni del mondo.
Il termine talassemia sottintende un gruppo estremamente eterogeneo di disordini genetici caratterizzati da una ridotta ed errata produzione dell’emoglobina, il pigmento respiratorio contenuto nei globuli rossi. La probabilità che un bambino nasca affetto da Talassemia Major - la forma più grave di questi disordini genetici, conosciuta anche come ß-Thalassemia o Morbo di Cooley - è del 25% se i genitori sono portatori sani, vale a dire se entrambi possiedono all’interno del loro corredo cromosomico uno dei due geni per l’emoglobina codificanti in maniera errata. Si calcola che, in Italia, il numero dei pazienti affetti da Talassemia Major oscilli tra i 5000/8000 individui. In Egitto nascono ogni anno 35.000 bambini affetti da talassemia.
Il difetto genetico che caratterizza la Talassemia Major è intrinseco alle cellule emopoietiche, le cellule progenitrici degli elementi figuranti del sangue (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) che sono presenti nel midollo osseo. Se fino ad oggi la corretta terapia trasfusionale ha rappresentato l’unico trattamento possibile per il paziente affetto da Talassemia Major, attualmente è possibile curare la malattia effettuando il trapianto di midollo osseo da un donatore compatibile attuando così la sostituzione delle cellule malate con cellule sane.


I PROGRAMMI DI RICERCA
La Fondazione Berloni assegna borse di studio a medici, biologi ed infermieri, sia italiani che stranieri, al fine di consentire loro l’attuazione di programmi di ricerca scientifica e l’effettuazione di trainings clinico-scientifici per l’apprendimento delle tecniche di cura e trapianto di midollo osseo. La realizzazione di tali programmi si è concretizzata in seguito al proficuo scambio di informazioni ed esperienze scientifiche di cui si è fatto promotore prima il Centro di Trapianto di Midollo Osseo di Pesaro ed ora il Centro di Roma.

Un rapporto particolarmente proficuo si è stabilito con il Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, Wa. USA, già diretto dal Professor Donnel Edward Thomas, Premio Nobel per la medicina nel 1990.

Con questo Centro, all’avanguardia nella ricerca in campo ematologico, sono stati messi a punto programmi di ricerca comuni riguardanti in particolare lo studio inerente lo stato del paziente ex-talassemico dopo il trapianto di midollo osseo.
Grazie alla istituzione di un protocollo di intesa, che ha ufficializzato i rapporti tra i Ministeri della Sanità di Russia e Bielorussia, Egitto, Iran, Iraq, Palestina e vari paesi dell'area mediterranea ed i corrispondenti Ministeri italiani, la Fondazione Berloni ha elargito, da giugno del 1991, borse di studio per consentire a medici ed infermieri provenienti da Mosca e Minsk di apprendere tecniche di cura che hanno consentito loro di operare presso il nuovo ospedale di Minsk, la prima struttura nei territori dell’ex-Unione Sovietica in grado di effettuare il trapianto di midollo osseo. In previsione dell’aumento delle leucemie come conseguenza dell’effetto radiante post-Chernobyl, la realizzazione di tale ospedale, inaugurato nell’ottobre del 1993 e dotato di personale opportunamente istruito e fornito di attrezzature all’avanguardia, ha reso possibile salvare molte vite. La Fondazione Berloni si integra bene nelle iniziative in progetto dal governo italiano per le cure della talassemia nell'area mediterranea gestite attraverso il connubio IME - Fondazione Berloni.
Le attività della Fondazione Berloni riguardano anche il finanziamento e l’organizzazione di convegni ed incontri di carattere scientifico nel campo dell’ematologia.
Con scadenza periodica si organizza il Simposio Internazionale sul trapianto di midollo osseo che vede la partecipazione delle massime autorità del settore: in tale occasione vengono presentati i risultati delle ricerche scientifiche condotte da clinici e medici fra i più impegnati nel resto del mondo.
La Fondazione Berloni, inoltre, finanzia la tenuta e la gestione del registro internazionale dei trapianti di midollo osseo nella talassemia, che raccoglie tutti i dati relativi ai trapianti effettuati per questa patologia in tutto il mondo e permette di attingere informazioni utili per la elaborazione di programmi di ricerca volti ad individuare nuovi metodi di cura radicale della talassemia e di altre malattie genetiche.


LA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI
La Fondazione Berloni può contare sull’appoggio di numerosi sostenitori che hanno permesso di diffondere presso l’opinione pubblica il livello di conoscenza della Fondazione e di realizzare una efficace raccolta di fondi da devolvere a favore della ricerca per i trapianti di midollo osseo.

Luciano Pavarotti nel 1991, Lucio Dalla nel 1992, Gianluca Vialli nel 1993, Monica Vitti nel 1995, Sergio Zavoli nel 1996, e Bud Spencer nel 1998, José Carreras nel 1999 e Valentino Rossi nel 2000 sono intervenuti come testimonial della Fondazione Berloni.



VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI IN BENEFICENZA
I contributi possono essere versati sui seguenti conti correnti intestati alla Fondazione Berloni:

• c/c PT n° 11616612

• BANCA DELLE MARCHE
Agenzia Sede di Pesaro - c/c n° 000000016234
Cin: Abi: 06055 - Cab: 13310

• BANCA POPOLARE DI ANCONA
Filiale di Pesaro - c/c n° 000000005454
Cin: F - Abi: 05308 - Cab: 13301

• BANCA ANTONVENETA
Filiale di Pesaro - c/c n° 00000010598L
Cin: S - Abi: 05040 - Cab: 13300


INFORMAZIONI GENERALI
Fondazione Berloni per la lotta contro la talassemia www.fondazioneberloni.it

Sede legale:
Strada della Ferriera n° 1
61020 Candelara di Pesaro - Italia

Uffici e Segreteria:
C.so XI Settembre n° 129
61100 Pesaro - Italia
Tel. +39 (0)721 32494 Fax +39 (0)721 64727
E-mail: info@fondazioneberloni.it
www.fondazioneberloni.it

Relazioni pubbliche:
InterContact - Relazioni pubbliche e organizzazione eventi
Simonetta Campanelli
C.so XI Settembre n° 129
61100 Pesaro - Italia
Tel. +39 (0)721 32494 Fax +39 (0)721 64727
E-mail: info@fondazioneberloni.it
E-mail: s.campanelli@intercontact.it









 
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