Abbiamo voluto intitolare questo
numero “L’Italia che pensa al futuro”.
Ci sembra una bella immagine,
positiva, in questo momento difficile,
in cui il pensiero del futuro č carico
di ansie e preoccupazioni.
Un momento non facile anche per la
ricerca italiana, pur nella consapevolezza
che la conoscenza, la competenza
e il saper fare rappresentano oggi il
vero motore dello sviluppo competitivo
di ogni Paese.
Per questo è necessario un impegno
forte da parte di tutti, di pubblico e
privato, come è stato ribadito a
Montecitorio il 29 gennaio scorso nel
corso della Cerimonia conclusiva del
Premio Sapio per la Ricerca Italiana,
esempio concreto di come la ricerca
scientifica possa essere sostenuta
attraverso il dialogo diretto, costante
ed efficace tra istituzioni, mondo
produttivo, Università, nella convinzione
dell’importanza che essa riveste
per la competitività del Sistema Italia
e per la qualità della nostra vita.
I giovani ricercatori premiati in quella
occasione sono il “simbolo” dell’impegno
di tanti uomini e donne
che grazie a entusiasmo e voglia di
fare individuano e sviluppano soluzioni
fondamentali in settori come
l’ambiente e la salute.
Proprio l’ambiente è al centro di questo
numero di D.A.: presentiamo
infatti alcuni contributi che testimoniano
come puntare in alto non sia
utopia, ma sia invece il passo fondamentale
per cambiare rotta, per
migliorare, per innovare.
I progetti che presentiamo sono esperienze
e sperimentazioni esemplari e
ci fanno capire il fermento che interessa
il nostro Paese in un settore così
importante. Come conferma
Marcello Capra, Dipartimento per
l’Energia - Ministero dello Sviluppo
Economico “La ricerca italiana sulle
tecnologie energetiche, dopo un periodo
di forte frammentazione, sta evolvendo
verso un quadro più coordinato di iniziative…
Il sistema della ricerca italiano
ha un buon posizionamento internazionale,
dimostrando di essere pronto
a cogliere tutti gli spunti più innovativi
provenienti a livello internazionale”.
Questo ci rassicura, anche se sappiamo
bene, come è stato ribadito nel
corso della Cerimonia conclusiva del
Premio Sapio 2009, che la ricerca ha
bisogno di nuova linfa, di essere
sostenuta, incentivata con iniziative
concrete, in una azione congiunta tra
pubblico e privato.
Nel frattempo, leggiamo con piacere
i contributi contenuti in questo
numero che testimoniano l’Italia
che guarda al futuro perché, come
sottolinea Manuela Arata - CNR
“la Scienza è la chiave: cresce chi
innova, e solo puntando su di essa
potremo aprire le porte a nuovo futuro
di competitività, ricchezza e sviluppo”.